Lo studio di localizzazione Baldur’s Gate III si scusa per aver dimenticato alcuni contributori

Lo studio di localizzazione Baldur’s Gate III si scusa per aver dimenticato alcuni contributori

Lo studio responsabile della localizzazione di Baldur’s Gate III si scusa per aver dimenticato alcuni contributori. Una condizione delicata, ma, purtroppo, molto frequente.

Lo studio che ha tradotto il gioco Porta di Baldur III che esso Si è scusato dopo aver dimenticato di accreditare un certo numero di contributori. “Ci assumiamo la piena responsabilità per questa cancellazione dei nomi dei nostri freelance e ci scusiamo per le eventuali conseguenze che ciò potrebbe avere”, ha dichiarato in una nota Mary Amiges, fondatrice e CEO di Altagram Group. “Vorremmo ringraziare Larian per averci permesso di correggere rapidamente questo errore e aggiornare la sezione dei crediti. I nomi dei traduttori portoghese-brasiliano verranno aggiunti in una patch futura.”

Lo studio di localizzazione Baldur’s Gate III si scusa per aver dimenticato alcuni contributori

Sebbene i titoli di coda non mostrassero i nomi dei traduttori con cui lavorava Altagram, includevano i nomi dei dirigenti dell’azienda e di altri capi dipartimento. Gli appaltatori che hanno fatto la traduzione Porta di Baldur III in lingue diverse dal portoghese brasiliano, anche se diverse società si sono occupate di queste traduzioni.

Sviluppatore ed editore Porta di Baldur III, Larian Studios, ha detto che il bug è in Altagram. Ha chiesto alla società di rettificare la situazione, cosa che ha fatto rapidamente.

Sfortunatamente, a quei lavoratori a contratto che contribuiscono ai giochi non viene sempre riconosciuto pieno merito per il loro lavoro. Ciò può avere conseguenze importanti per la loro carriera, rendendo difficile dimostrare ai potenziali datori di lavoro che hanno effettivamente lavorato a un particolare gioco.

Una condizione delicata, ma purtroppo molto comune

Tuttavia, l’adozione di tutti i contributori potrebbe non essere un problema per alcuni studi di localizzazione nei prossimi anni. Alcuni sviluppatori, infatti, stanno già provando a utilizzare l’intelligenza artificiale per tradurre i giochi in diverse lingue nella speranza di tagliare i costi. La localizzazione è però un esercizio delicato che richiede persone in grado di tradurre in modo un po’ meccanico, ovviamente, all’inizio, ma anche e soprattutto in grado di tenere conto di stranezze idiomatiche e altri riferimenti culturali non compresi da un altro pubblico. E l’intelligenza artificiale, per ora, non può usarla.

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