Intervista a Mr. Bachir Bedjaoui, Professore presso l’Istituto Nazionale di Scienze e Tecnologie Marine “INSTM” e Coordinatore del progetto Co-Evolve4BG: per il turismo marino sostenibile

L’Unione europea ha mobilitato 11 milioni di dinari tunisini dopo un concorso per progetti nel bacino del Mediterraneo nell’ambito del programma ENI CTF Med. La proposta tunisina, Co-Evolve4BG, attraverso l’Istituto nazionale per la scienza e la tecnologia marina, è stata selezionata tra 400 candidature. Interessante il progetto Co-Evolve4BG “Coevoluzione delle attività umane sulla costa e dei sistemi naturali per il turismo sostenibile e la crescita blu nel Mediterraneo”. Maggiori informazioni con il Sig. Bachir Bedjaoui, Professore presso l’Istituto Nazionale di Scienza e Tecnologia del Mare “Instm” e coordinatore del progetto Co-Evolve 4BG.

Qual’è il tuo problema Il progetto?

Il progetto Co-Evolve4BG “Coevoluzione delle attività umane sulla costa e dei sistemi naturali per il turismo sostenibile e la crescita blu nel Mediterraneo” è stato finanziato dal Programma ENI CTF Med, Nelle aree costiere, con l’obiettivo di uno sviluppo sostenibile delle attività turistiche basate sui principi della gestione integrata delle zone costiere (Gizc) e della pianificazione dello spazio marino (PSM), promuovendo nel contempo la crescita blu nel Mediterraneo.

Il progetto sarà realizzato in cinque paesi del Mediterraneo: Tunisia, Italia, Grecia, Spagna e Libano. Il consorzio del progetto è composto da nove partner: l’Istituto Nazionale di Scienze e Tecnologie Marine (Instm, Tunisia) come partner principale, la regione Lazio (RL, Italia), la Macedonia Orientale e la regione Tracia (Remth, Grecia), l’Università di Murcia (UMurcia, Spagna), la Fondazione Valenciaport (Vport). , Spagna), l’Agenzia nazionale per la protezione dell’ambiente (Anpe, Tunisia), il Ministero dei lavori pubblici e dei trasporti pubblici (Mwpt, Libano), l’Associazione Maidan (Al Maidan, Libano) e l’Associazione Amouage (Amwaj, Libano). È il primo del suo genere per la Tunisia ad essere pioniere di un progetto finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Programma ENI CBC MED 2014-2020. Inoltre, l’Istituto Nazionale di Scienze e Tecnologie Marine, principale beneficiario del progetto guidato dal suo Direttore Generale, F.S Hicham El-Missawy, pioniere del Progetto Bacino del Mediterraneo.

READ  In Italia, piccoli litigi e grandi affari tra la famiglia Agnelli - Redazione

Qual è il contributo di questo progetto alla blue economy?

Il progetto Co-Evolve4BG mira ad analizzare le principali minacce nonché i fattori abilitanti per lo sviluppo sostenibile del turismo costiero e marino su scala mediterranea in sette regioni pilota in cinque paesi del bacino del Mediterraneo.

Questa analisi sarà integrata da una serie di indicatori che consentiranno alle autorità responsabili di valutare il livello di sostenibilità del turismo nella propria area e di sviluppare piani d’azione pilota che incorporino i principi della GIZC. Nell’ambito del progetto Co-Evolve4BG, verranno affrontati i conflitti e le sinergie tra le diverse parti interessate e verranno definite le condizioni per un turismo marino/costiero più sostenibile e responsabile nelle aree costiere. Inoltre, il progetto sottolinea l’integrazione di sviluppo economico, inclusione sociale e sostenibilità, fattori che portano a un’economia blu prospera, inclusiva e sostenibile.

Perché l’Unione Europea ha scelto di investire in questo importante progetto?

Il progetto Co-Evolve4BG è stato selezionato tra 400 proposte a livello mediterraneo. Il progetto Co-Evolve4BG costituisce uno strumento concreto per l’implementazione della gestione integrata delle zone costiere e del PSM nei paesi del sud del Mediterraneo.

Il progetto Co-Evolve4BG fa parte di un progetto più ampio “Med Coast for Blue Growth, MC4BG”, che è stato nominato da 43 paesi gestiti dall’Unione per il Mediterraneo (UpM). Le azioni pilota previste dal progetto promuoveranno lo sviluppo sostenibile del turismo costiero e marino e promuoveranno la creazione di opportunità economiche e posti di lavoro nei servizi basati sugli ecosistemi, nel turismo costiero e marino, nella gestione delle coste e nell’adattamento ai cambiamenti climatici.

Quali sono le prospettive per l’economia blu in Tunisia?

La blue economy è il motore dello sviluppo. In effetti, l’approccio dell’economia blu si basa sulla gestione sostenibile dei nostri spazi e delle nostre risorse marine, creando al contempo posti di lavoro. Si possono sviluppare enormi opportunità per la crescita della nostra economia, specialmente in settori come la pesca, il turismo e la navigazione Per migliorare la sicurezza alimentare ed energetica.

READ  La migliore qualità della vita in Italia: Milano sale nella top five

Inoltre, è un motore dell’economia regionale con il potenziale di innovazione che richiede di riunire tutti i settori economici, le parti interessate e i responsabili decisionali pertinenti a tutti i livelli per garantire un’economia inclusiva, generare reddito e promuovere lo sviluppo delle comunità locali.

You May Also Like

About the Author: Malvolia Gallo

"Appassionato di alcol. Piantagrane. Introverso. Studente. Amante dei social media. Ninja del web. Fan del bacon. Lettore".

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *