La presidenza in Francia: si intensifica la battaglia tra Macron e Le Pen

La presidenza in Francia: si intensifica la battaglia tra Macron e Le Pen

I due favoriti al primo turno delle elezioni presidenziali francesi, il presidente in carica Emmanuel Macron e la candidata di estrema destra Marine Le Pen, stanno gareggiando a distanza sui media mercoledì mentre il divario nei sondaggi d’opinione si riduce leggermente tra loro.

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Quattro giorni prima delle elezioni, Macron, che è entrato in campagna in ritardo, e il suo rivale devono prendere parte a un programma del mercoledì sera su TF1 chiamato “10 Minutes to Persuasion”. Saranno a loro volta interrogati sui primi 100 giorni della loro presidenza, se eletti il ​​24 aprile, e sulle loro prime decisioni.

Il sondaggio fatica a catturare l’interesse degli elettori: un’astensione record – circa il 30% secondo alcuni sondaggi – gira intorno a queste elezioni presidenziali.

Sebbene le elezioni, a cui hanno preso parte 12 candidati, si siano svolte in gran parte sullo sfondo della guerra in Ucraina, coinvolgono questioni cruciali sia a livello nazionale che internazionale e la Francia occupa ancora una posizione pesante nell’Unione europea, che attualmente presiede.

Di fronte a una divisione stagnante tra sinistra e destra, i sondaggi per settimane hanno suggerito le qualifiche al primo turno di Emmanuel Macron e Marine Le Pen.

La candidata del Raduno Nazionale (RN), che ha smussato la sua immagine e ammorbidito alcune proposte senza cambiare la sostanza del suo progetto sull’immigrazione, è in costante aumento nelle intenzioni di voto, arrivando al 21,5%, con un’accelerazione in casa ( +4 punti in due settimane), secondo un sondaggio di Ipsos/ Sopra Steria pubblicato mercoledì.

È cinque punti dietro Macron (che è al 26,5%), ma molto più avanti del candidato della sinistra radicale Jean-Luc Mélenchon, che è anche lui in vantaggio (16%).

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Macron ha beneficiato della guerra in Ucraina da un “effetto bandiera” che al primo turno gli ha portato oltre il 30% nei sondaggi di tre settimane fa, con il favorito emergente al secondo turno.

Ma ora la sua valutazione è scesa al numero uno e il divario si è ridotto al secondo posto con Marine Le Pen, secondo i sondaggi pubblicati martedì: 56% contro 44% per Ipsos Supra-Styria e 53% contro 47%, secondo Ilap. .

In questo contesto, Macron ha lanciato nei giorni scorsi un attacco contro la signora Le Pen, ponendosi come baluardo contro l’estremismo e sottolineandone il tessuto europeo.

Ha anche denunciato “il compiacimento di alcuni candidati nei confronti di Vladimir Putin” senza nominarli.

I candidati di estrema destra Marine Le Pen ed Eric Zemmour, così come Jean-Luc Mélenchon, sono stati criticati per le loro posizioni filo-russe.

Emmanuel Macron, spesso accusato di essere il presidente dei ricchi, sta affrontando una forte polemica causata dal ricorso delle autorità pubbliche a costosi servizi di società di consulenza private, in particolare della società americana McKinsey.

La giustizia francese ha aperto il 31 marzo un’indagine preliminare per riciclaggio aggravato per evasione fiscale a seguito di una relazione del Senato sull’impatto di queste società sull’ordine pubblico.

– Il caso McKinsey – La commissione investigativa del Senato ha confermato che i contratti che lo Stato aveva con le società di consulenza “sono più che raddoppiati” tra il 2018 e il 2021, raggiungendo nel 2021 la cifra record di oltre un miliardo di euro.

Ha anche accusato le entità francesi di McKinsey di “ottimizzazione fiscale”, che le avrebbe portate a non pagare tasse sulle società tra il 2011 e il 2020.

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L’opposizione, che ha ripetutamente chiesto un’indagine, ha accolto con favore l’annuncio di mercoledì della Procura nazionale delle finanze.

“Questa società di consulenza pagherà ciò che deve pagare”, ha affermato il portavoce del governo Gabriel Attal.

Volendo evitare qualsiasi scivolata per non interrompere il suo slancio al rialzo, la signora Le Pen ha cancellato diversi eventi questa settimana. Si prepara al suo ultimo grande incontro sul territorio occupato, giovedì a Perpignan (sud).

Quanto al candidato della sinistra radicale, Jean-Luc Mélenchon, desidera intervenire in questa coppia annunciata, sottolineando che lo scenario del secondo turno tra Macron e Le Pen “non accadrà”.

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