Il serpente che vede i colori

Il serpente che vede i colori

Molto tempo fa, i serpenti occupavano principalmente habitat forestali, preferendo spostarsi in zone poco illuminate, dove erano più protetti dai predatori. La genetica ci insegna che 100 milioni di anni fa hanno gradualmente perso due dei cinque geni associati a una sottoclasse di una proteina chiamata opsina, responsabile della percezione del colore.

Negli ultimi 25 milioni di anni, più di 60 specie sono migrate verso ambienti acquatici più luminosi. Compreso un serpente velenoso con strisce blu, Hydrophis cianocinctusuna delle cinque specie di rettili esaminate dai ricercatori australiani Qual è la domanda qui. Nel loro articolo dichiarano di aver potuto confermare ciò che altri prima di loro avevano già sospettato, cioè quello Hydrophis cianocinctus Ha quattro copie del gene chiamato SWS1.

Il fatto che ne abbia quattro copie Testimone Non è un caso -o per pochi individui “fortunati”, ma è sempre un risultato. Due di queste copie consentono persino di vedere alla luce ultravioletta: un vantaggio, quando vive vicino alla superficie dell’acqua, perché rende più facile individuare predatori e prede.

La biologia ha finora identificato solo un’altra specie di rettile che ha sviluppato questa capacità, Helicopus angolatoe anche questa è un’anguilla.

Foto: Klaus Rudloff/ polylip

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