Afghanistan – Dichiarazione congiunta dei Ministri degli Esteri sul bando talebano delle donne afghane che lavorano nelle ONG nazionali e internazionali (28.12.22)

Afghanistan – Dichiarazione congiunta dei Ministri degli Esteri sul bando talebano delle donne afghane che lavorano nelle ONG nazionali e internazionali (28.12.22)

I Ministri degli Esteri di Australia, Canada, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Giappone, Norvegia, Svizzera, Paesi Bassi, Regno Unito, Stati Uniti e l’Alto Rappresentante dell’Unione Europea sono profondamente preoccupati per l’ordine dei talebani di vietare al personale delle ONG nazionali e internazionali di recarsi al lavoro; Questa decisione irresponsabile e pericolosa mette in pericolo milioni di afgani la cui sopravvivenza dipende dall’assistenza umanitaria. Chiediamo ai talebani di revocare urgentemente questa decisione.

Le donne svolgono un ruolo cruciale nella fornitura di assistenza umanitaria e bisogni primari. Senza la partecipazione delle donne nel fornire aiuti in Afghanistan, le ONG non saranno in grado di raggiungere le persone più vulnerabili in questo paese per portare loro cibo, medicine, prodotti invernali e altri prodotti e servizi di cui hanno bisogno per sopravvivere. Ciò avrà ripercussioni negative anche sugli aiuti umanitari forniti dalle organizzazioni internazionali, poiché queste ultime ricorrono alle organizzazioni non governative per fornire tali prodotti e servizi.

I talebani continuano a mostrare il loro disprezzo per i diritti, le libertà e il benessere del popolo afghano, in particolare delle donne e delle ragazze, e la loro mancanza di interesse a stabilire relazioni normali con la comunità internazionale.

Sosteniamo gli appelli del popolo afghano a consentire alle ragazze e alle donne di tornare al lavoro, a scuola e all’università, e affinché le donne continuino a svolgere un ruolo centrale nella fornitura di aiuti umanitari e nel sostenere i bisogni fondamentali della popolazione, e sollecitiamo i Talebani fare così. Rispettare i diritti politici, economici, sociali e culturali delle donne e delle ragazze in Afghanistan.

A questo proposito, ci stiamo consultando strettamente con le Nazioni Unite che, a nome di tutti i donatori internazionali, stanno esortando i talebani a revocare immediatamente la loro decisione. Ciò al fine di prevenire qualsiasi interruzione delle operazioni umanitarie svolte dalle ONG nazionali e internazionali e consentire loro di continuare.

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