Yannis Moha è stato privato del titolo continentale e il clan Berglian gridava allo scandalo

Yannis Moha è stato privato del titolo continentale e il clan Berglian gridava allo scandalo

Dopo dodici round di estrema intensità contro l’italiano Pietro Rossetti, Bergalian ha battuto Yannis Meh, davanti a due giudici a uno, sabato a Roma per il titolo di campione europeo dei pesi welter. Una decisione di grande ingiustizia secondo il clan Isère.


Michel Amatler
Ieri alle 23:15 | Aggiornato ieri alle 23:23

Enorme frustrazione venata di amarezza. Così si può riassumere il viaggio di ritorno dell’episodio bergaliano da Roma, domenica. Yannis Meh ha annunciato di essere stato battuto, da due giudici a uno, durante la sua lotta per il titolo di Campione d’Europa, contro l’italiano Pietro Rossetti.

L’allenatore dei pesi medi dell’Iser Babu Waguev è inorridito: “Non perde mai, ripete. Yannis ha vinto tutti i round tranne 7 dove si è infortunato al fegato. Anche questo recupero, se non conta, vince lui. È inaccettabile vedere simili rapine Anche il pubblico italiano non ci credeva, pensando di aver visto il proprio pugile perdere la cintura… Peccato!”

Mehah, ginocchio a 7H circolare…

In questo combattimento di rara intensità, Meh si è mostrato imperiale prendendo il centro del ring e imponendo il suo ruolo di sfidante. La sua portata superiore (1,78 m contro 1,70 m) gli ha permesso di tenere a distanza il suo avversario per non subire le cariche frenetiche di quest’ultimo. Più preciso e tecnico, Berjallien ha colpito un lungo dritto in faccia seguito da montanti e ganci quando l’italiano ha cercato di passare sotto le sue guardie.

Dal canto suo, il campione in carica ha varcato le Alpi come al solito in forze, distribuendo una serie di ganci con entrambe le mani, a discapito di una difesa malferma. Difficile da ferire Rossetti, il cui volto si è fatto notare durante il periodo di recupero, ha preso molti colpi senza battere ciglio. La mossa Nord-Isérois ha messo in difficoltà l’italiano, colto con il piede sbagliato. Nel quinto round, Meh ha preso un gancio al corpo ma ha risposto ulteriormente. Il settimo giorno, il francese, inginocchiato, fu punto al fegato. L’arbitro ha contato otto secondi prima di riprendere le ostilità e finire ancora più forte. I turni successivi furono nuovamente a favore di Meh.

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Rossetti lo salvò con un campanello… e una corda

Nell’undicesimo round Rossetti è stato stordito da due rettilinei, era alle calcagna e sull’orlo del ko. Le sue gambe flaccide lo tradivano quasi. Doveva la sua salvezza solo al commento prima che suonasse la campanella, salvandolo così da una situazione molto imbarazzante.

A Yannis Meh non è servito molto per vincere prima del limite, ma l’italiano è riuscito a tenere duro fino alla fine guadagnando tempo, con frequenti scontri. Mahah, a cui è stato negato il titolo, ha comunque dimostrato di avere il suo posto alla corte europea.

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