Un’Italia intima si svela all’Istituto di Cultura

Un’Italia intima si svela all’Istituto di Cultura

Una piccola mostra per scoprire la personalità degli italiani, ecco cosa propone l’Istituto Italiano di Cultura con la sua collezione “Italia Intima”. Una dozzina di fotografie sono visibili fino al 30 agosto: bambini nei campi, piccole case di paese e suore che sorridono alla macchina fotografica, foto semplici che mostrano l’Italia come raramente la vediamo.

Tutte le foto provengono dall’Archivio fotografico italiano, fondato da Claudio Argentiero, il principale fotografo della mostra. Prende ad esempio “Lago Maggiore”, in Piemonte, a Stresa. In questa foto possiamo vedere un albero in fiore con il Lago Maggiore sullo sfondo, mentre in un’altra (vedi foto) vediamo una donna circondata da animali: cinque gatti, galline e un cane. Un ritratto della quotidianità, raramente proposto dagli artisti. Nell’immaginario dei più grandi, l’Italia è fatta di paesaggi straordinari, rovine antiche e architetture impareggiabili. Questa mostra permette al tempo di una visita di mettersi gli occhiali di Claudio Argentiero, organizzatore dell’evento, e di scoprire attraverso i suoi occhi il suo paese d’origine.

Altri artisti sono onorati, ma spicca un punto in comune: la maggior parte delle foto è in bianco e nero. Forse con il desiderio di rendere lo scatto più personale e di suscitare un’ondata di nostalgia nell’osservatore La foto più antica “Un borgo interno” è del 1951, è stata scattata da Federico Patellani, in Calabria. Come suggerisce il nome, mostra un villaggio dell’entroterra. Vediamo diversi uomini in primo piano e vecchie case, costruite su una ripida montagna sullo sfondo. Un viaggio.

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