Saint-Alban. Fianco a fianco, italiani e francesi vogliono essere “operatori di pace”

Saint-Alban.  Fianco a fianco, italiani e francesi vogliono essere “operatori di pace”

l’essenziale
Gli armistizi del 1918, firmati il ​​4 e l’11 novembre, segnarono la fine della Prima Guerra Mondiale, rispettivamente in Italia e in Francia…

Nell’ambito del 105° anniversario dell’armistizio del 4 novembre (per l’Italia) e dell’11 novembre 1918 (in Francia), i veterani italiani e francesi si sono riuniti davanti al monumento ai caduti di Saint-Alban. Da diversi anni, infatti, questa cerimonia è condivisa con i veterani italiani, guidati dal Cavaliere Dottore Michel Frulloni, presidente dell’Associazione nazionale veterani italiani. Presieduta da Alain Susigan, sindaco di Saint-Alban, questa giornata del ricordo ha riunito numerosi saint-albanesi ma anche funzionari eletti del consiglio comunale dei bambini, Victor Denouvion, consigliere dipartimentale del cantone di Castelginest, il capitano Cocaud della brigata della gendarmeria di Castelginest , rappresentanti dei vigili del fuoco e presidenti di associazioni locali. Dopo che il sindaco ha letto l’intervento del ministro delle Forze Armate, il presidente Fulloni ha denunciato la follia distruttiva degli uomini, una guerra cruenta e cruenta… Accanto agli amici francesi, i soci e i simpatizzanti dell’associazione italiana hanno manifestato raccoglimento e omaggio a tutti i loro connazionali.

“Un mondo in frantumi”

“Il mondo non ha mai smesso di essere in guerra. Ora, la guerra ha cambiato forma. L’equilibrio del terrore ha lasciato il posto a un mondo in frantumi, senza governo e senza regolamentazione globale. Quindi, stiamo attenti, perché se c’è una lezione che dobbiamo imparare Dobbiamo imparare dal 4 e dall’11 novembre che è quello della pace e della fraternità. In questo giorno a Saint-Alban, attraverso tutte le generazioni presenti, prendiamo la decisione di essere artigiani di Pace. Siamo orgogliosi di ciò. siatene degni”, ha sottolineato Michel Frulloni, auspicando che l’umanità attuale costruisca un mondo di libertà, uguaglianza e fraternità… Dopo questi discorsi e la deposizione delle corone, i bambini della scuola Peyronnette hanno cantato anche la Marsigliese a cappella come l’inno alla gioia. Un’iniziativa accolta favorevolmente da Alain Susigan che ha poi invitato l’assemblea a partecipare ad un bicchiere dell’amicizia, offerto dal comune.

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