Mancini si difende dopo aver lasciato la Nazionale italiana: “L’Arabia Saudita non c’entra niente”.

Mancini si difende dopo aver lasciato la Nazionale italiana: “L’Arabia Saudita non c’entra niente”.

Domenica l’italiano ha rassegnato le dimissioni dall’incarico di allenatore della squadra Azzurra.

Roberto Mancini, che è stato oggetto di molte critiche dopo le sue dimissioni da allenatore dell’Italia domenica, martedì ha confermato alla stampa che l’interesse dell’Arabia Saudita per la nazionale del suo paese non ha spiegato la sua decisione.

Per me l’Italia è sempre stata la mia priorità. Dopo molti anni in questa posizione, ricevo molte proposte che prenderò in considerazione nelle prossime settimane, ma al momento non c’è nulla di concreto (…) succederà qualcosa quando susciterà il mio interesse. Ma l’Arabia Saudita non c’entra nienteLo ha detto Mancini a quattro testate italiane, tra cui il Corriere dello Sport.

Secondo i giornali italiani e sauditi, l’Arabia Saudita avrebbe offerto a Mancini un contratto triennale da 25 milioni di euro per assumere la guida della propria nazionale, senza allenatore dall’addio del francese Hervé Renard.

Il Corriere dello Sport sottolinea inoltre che Mancini, campione d’Europa con l’Italia nel 2021 e autore di un’imbattibilità record di 37 partite consecutive tra settembre 2018 e ottobre 2021, è vicino anche al Messico.

La fiducia infranta tra Mancini e Al Ittihad

Per spiegare la sua decisione, Mancini punta il dito accusatore contro la Federcalcio italiana (FIGC), che lo accusa di sfiducia e di aver cambiato organico, soprattutto con l’addio del suo braccio destro, nominato presidente della Juniores. – 18 squadre di 20 anni.

Sono mesi che ci penso (quando se n’è andato, ndr), è ora di partire, perché quando cambiano certe cose, cambiano alcuni atteggiamenti interiormente, vuol dire che stiamo andando verso la fine“, È spiegare. “Secondo me non siamo più sulla stessa lunghezza d’onda (con la dirigenza FIGC, ndr), è sempre meglio aspettarsi che succeda qualcosa di più grave. È una decisione che ho preso con grande tristezza, perché ero molto legato al NacionalRassicura l’ex allenatore di Inter e Manchester City.

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Secondo lui, il presidente della FIFA Gabriele Gravina non ha provato a trattenerlo: “Se qualcuno vuole tenerti, può cambiare le cosePer succedergli, la FIGC sta valutando Antonio Conte che ha già guidato la Nacional tra il 2014 e il 2016 e ha incoronato Luciano Spalletti campione d’Italia con il Napoli.

Quest’ultimo, che ha lasciato l’incarico a giugno, e che tiene la corda, è ancora sotto contratto con il Napoli, che lo libererà dietro compenso di tre milioni di euro.

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