Calcio di rigore o no? La fine di Ucraina-Italia è stata segnata da un controverso contatto tra Modric e Cristante

Calcio di rigore o no?  La fine di Ucraina-Italia è stata segnata da un controverso contatto tra Modric e Cristante

I tifosi italiani sono scampati per un pelo a un’ulteriore delusione lunedì sera durante lo scontro decisivo tra Ucraina e Italia per vincere un biglietto diretto per Euro 2024. Il Leverkusen si è ritrovato con un prezioso 0-0, Nazionalismo L’Ucraina finalmente è riuscita a uscire dai guai, ma avrebbe potuto essere rimandata a terra all’improvviso nel tempo di recupero della partita se fosse stato concesso un calcio di rigore all’Ucraina.

La squadra di Luciano Spalletti, che aveva dominato il possesso palla ma era sterile sotto porta per una buona ora di gioco, era in preda al panico a fine partita quando Mykhaylo Modric È crollato nel rettangolo italiano dopo un duello contro Brian Christanti. Buona situazione per il dominio spagnolo Jill Manzano Non ha esitato di fronte agli ucraini arrabbiati. In servizio al VAR, amico Signor Munwira Nemmeno lui ha interferito Di fatto Qualificazione registrata degli italiani.

È chiaro che questo evento importante della partita, avvenuto al minuto 90+3, ha suscitato intense polemiche dopo la partita. Varie sessioni di Slow Motion presentate più volte la sera e durante la notte non hanno aiutato a raggiungere un accordo tra due campi profondamente polarizzati.

Il primo movimento lento suggerito dalla produzione non lascia dubbi sull’interpretazione. C’è stato un contatto tra la gamba destra di Cristante e quella di Modric. Le altre due riprese al rallentatore sono molto meno chiare e mettono in risalto principalmente il tuffo di diritto di Mudryk per evidenziare questa leggera connessione.

In altre parole, la fase è soggetta a interpretazione. Questo è senza dubbio il motivo che ha spinto il VAR a non intervenire, considerato che non c’è stato alcun errore evidente ed evidente da parte dell’arbitro, la cui decisione è stata preservata sul campo.

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“Per me era rigore. Non ci sono dubbi”.La reazione del tecnico ucraino Serhiy Rebrov. “Ma non sta a noi decidere. L’arbitro non è stato chiamato dal VAR. Chiaramente non riteneva di non dover essere chiamato.

Fortunatamente per l’Ucraina, questa partita contro l’Italia non è stata l’ultima occasione per qualificarsi a Euro 2024. Gli ucraini parteciperanno alle qualificazioni il prossimo marzo e avranno così una seconda possibilità di qualificarsi agli Europei.

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