Obiettivi di neutralità del carbonio: lacune chiave

Obiettivi di neutralità del carbonio: lacune chiave

Di per sé, queste aziende non sono molto diverse dai paesi che hanno anche obiettivi per il 2050 o il 2060, ma i piani per il loro raggiungimento sono ancora molto superficiali. La differenza è che i paesi con tali obiettivi ora rappresentano l’80% della popolazione e il 91% del PIL mondiale.

Net Zero Tracker, un’organizzazione senza scopo di lucro Creato nel 2018 Con la missione di portare a compimento queste promesse scritte il suo ultimo rapporto, pubblicato questa settimana, l’interesse per tali obiettivi è aumentato negli ultimi tre anni: dai governi nazionali alle imprese e ai comuni, ci sono almeno 10.000 attori economici o politici dotati di tali obiettivi. Con questa esplosione è nato l’interesse ad ottenere strumenti per valutare oggettivamente gli sforzi.

Tuttavia, al momento, meno del 20% degli enti governativi (categoria che comprende paesi oltre a province o governi regionali) soddisfa i criteri per “iniziare”, il minimo richiesto per poter confermare di essere almeno in la strada giusta. Essere “sulla buona strada” può significare, ad esempio, una data obiettivo per raggiungere la neutralità del carbonio, insieme a obiettivi quantitativi di riduzione dei gas serra per settore – e sufficiente trasparenza in modo che le persone coinvolte possano valutare se sono stati compiuti progressi. Per ora, afferma che “c’è una preoccupante mancanza di credibilità” dietro molti di questi sforzi.

Ironia della sorte, un terzo delle grandi aziende ha tali obiettivi, rispetto a un quinto alla fine del 2020, che è un enorme passo avanti in così poco tempo. Ma la mancanza di credibilità degli sforzi dichiarati suggerisce che i regolamenti “saranno necessari in ultima analisi per garantire che siano fissati obiettivi a breve termine e standard [quant aux procédures à suivre] che si stanno generalizzando all’economia globale.

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Si pensi, ad esempio, all’obbligo di includere le emissioni di gas serra nei bilanci o nei costi di produzione, oppure l’obbligo di essere trasparenti sui mezzi stabiliti – o meno – per raggiungere gli obiettivi di riduzione dei gas serra. Attualmente, “la nostra analisi mostra chiaramente difetti significativi nelle pratiche per l’attuazione degli obiettivi di neutralità del carbonio, in tutte le entità”.

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