La scienza dimenticata nei fumetti

La scienza dimenticata nei fumetti

il libro. Ottobre è il mese più caldo per le controversie accademiche sulla paternità, con l’assegnazione dei premi Nobel che a volte non riesce a premiare i ricercatori che fanno scoperte sostanziali. “La scienza è considerata razionale, e quindi deve oggettivamente riconoscere i contributi e le scoperte di tutti coloro che hanno partecipato al progresso della conoscenza. Ma questo non potrebbe essere più lontano dal caso.”E il La teorica in fisica molecolare Nadine Halberstadt lo riassume in modo lucido, nell’introduzione al libro. dimenticando la scienza, Della giornalista Camille Van Bell. Progettato anch’esso, quest’ultimo pubblicato in Junior Scienza e Vita Una serie di brevi storie a fumetti che esplorano le segrete della scienza, una quarantina delle quali sono raccolte in questo libro vivace e affascinante, arricchito da schede didattiche.

È chiaro che spesso i dimenticati vengono dimenticati. La lista di queste ricercatrici a parte – anche se derubate delle loro scoperte – dagli uomini sta diventando migliore e più famosa, ma non esiteremmo a dare un campione. Così, l’austriaca Lise Meitner fu la prima a comprendere e teorizzare la fissione nucleare. Tale era la britannica Rosalind Franklin, il cui lavoro ha permesso di mappare la struttura a doppia elica del DNA ma il cui ruolo essenziale è stato trascurato in silenzio. E così l’astrofisica americana Vera Rubin, che ha promosso l’ipotesi che le galassie si tengano insieme grazie alla misteriosa materia oscura, o la sua collega britannica Jocelyn Bell che ha scoperto le pulsar, queste stelle di neutroni che ruotano su se stesse e inviano segnali con un ritmo accelerato.

Inventori che hanno mancato il bersaglio

La storia della scienza ora cerca vigorosamente di rendere giustizia a tutti questi grandi ricercatori offesi. Ma c’è una famiglia dimenticata più segreta, la famiglia degli inventori che sono stati dimenticati dai posteri. Chi ha inventato il telefono, il fonografo e il cinema? Mi vengono in mente i nomi di Alexander Graham Bell, Thomas Edison e dei fratelli Louis e Auguste Lumiere. Tuttavia, anche l’italiano Antonio Meucci e l’americano Elisha Gray hanno sviluppato un dispositivo per trasmettere la voce a distanza. Tuttavia, il francese Edouard-Léon Scott de Martinville ha trovato un modo per registrare i suoni. Tuttavia, anche il suo connazionale Louis Aime Augustin Le Prince, misteriosamente scomparso nel 1890, costruì una macchina fotografica …

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