Raid di Rafah: “un tragico incidente”, dice Benjamin Netanyahu

Raid di Rafah: “un tragico incidente”, dice Benjamin Netanyahu

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto lunedì al parlamento che il raid israeliano a Rafah il giorno prima è stato un “tragico incidente”.

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Netanyahu ha dichiarato: “A Rafah abbiamo evacuato un milione di residenti non coinvolti e, nonostante tutti gli sforzi, ieri si è verificato un tragico incidente”.

Ha aggiunto: “Stiamo indagando su quanto accaduto e trarremo delle conclusioni”.

Domenica, un attacco aereo israeliano ha provocato un incendio in un campo per sfollati nel sud della Striscia di Gaza, uccidendo almeno 45 persone, secondo le autorità della Striscia.

Anche circa 250 persone sono rimaste ferite, secondo un comunicato diffuso dal Ministero della Sanità di Gaza.




Agenzia di stampa francese

Netanyahu ha criticato le pressioni provenienti “dall’interno e dall’esterno”, come ha affermato, contro il suo governo dall’inizio della guerra contro il movimento islamico palestinese Hamas nella Striscia di Gaza.

Lunedì Israele si troverà ad affrontare un’ondata di condanne internazionali per il raid su Rafah, con le Nazioni Unite che chiedono un’indagine.

“Ci hanno insistito: non entrate a Gaza, quindi siamo entrati! “Non entrate ad Al-Shifa” (dal nome del più grande ospedale dei territori palestinesi, ndr), e noi siamo entrati! è entrato lì!”, ha detto davanti alle famiglie degli ostaggi detenuti nella Striscia di Gaza, che erano di stanza nell’area riservata al pubblico, e lo hanno fischiato.

“Non mi arrendo e non mi arrenderò! Resisto alle pressioni nazionali e internazionali”, ha detto, facendo eco in particolare alle critiche all’opposizione israeliana, alcuni dei cui membri chiedono le sue dimissioni.

Ha sottolineato che “niente sostituisce la vittoria assoluta”, come ha fatto diversi mesi fa.

La guerra è scoppiata in seguito all’attacco lanciato da Hamas contro Israele il 7 ottobre, che ha provocato l’uccisione di oltre 1.170 persone, la maggior parte delle quali civili, secondo un censimento condotto dall’Agence France-Presse sulla base di dati ufficiali israeliani. .

Delle 252 persone prese in ostaggio il 7 ottobre, 121 sono ancora detenute a Gaza, almeno 37 delle quali sono morte, secondo i militari.

Israele ha promesso di distruggere Hamas e in risposta ha lanciato un attacco devastante sulla Striscia di Gaza, uccidendo più di 36.000 persone, la maggior parte delle quali civili, secondo i dati del Ministero della Sanità di Hamas a Gaza.

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