Migranti alla frontiera franco-italiana: Eric Ciotti accoglie con favore l’invio di rinforzi dalla gendarmeria per contenere un “vero tsunami”

Migranti alla frontiera franco-italiana: Eric Ciotti accoglie con favore l’invio di rinforzi dalla gendarmeria per contenere un “vero tsunami”

Il rafforzamento di oltre 200 gendarmi mobili è stato annunciato lunedì 10 aprile da Eric Ciotti, presidente dei repubblicani e deputato LR delle Alpi Marittime, per “contenere il maremoto migratorio” al confine franco-italiano.

Deplora la situazione “inquietante”. Di fronte all’afflusso di migranti notato nelle ultime settimane al confine italiano, il deputato delle marittime alpine Eric Ciotti ha chiesto rinforzi a Gerald Darmanin.

Il ministro dell’Interno ha acconsentito alla sua richiesta, e in questo modo lunedì 10 aprile un rinforzo di oltre 200 gendarmi mobili ha messo le valigie nel distretto. L’obiettivo di queste forze di polizia, secondo Eric Ciotti, è quello di “contenere un’ondata di marea migratoria” sul confine transalpino.

La scorsa settimana, il capo repubblicano ha inviato una lettera al Segretario degli Interni dicendo che i numeri erano aumentati.

“Nel marzo 2023, l’afflusso in entrata di minori non accompagnati ha battuto un nuovo record con 521 affidamenti. Il volume di minori che saranno accolti il ​​5 aprile 2023 è di 729 minori non accompagnati”, afferma la lettera.

Un aumento previsto per questo periodo dell’anno

L’opinione è stata condivisa anche da Sebastien Olaran, sindaco di Brielle-sur-Roya, città costiera meno colpita, per il quale non sorprende il forte aumento degli ultimi mesi.

“In questo periodo dell’anno nelle Alpi Marittime in generale assistiamo a un aumento dei flussi migratori attraverso il confine tra Francia e Italia. Sembra che dopo anni, soprattutto dopo la crisi sanitaria, stiamo tornando ad anni che hanno visto flussi migratori molto grandi scorre”, ha preoccupato per CNEWS.

Secondo Eric Ciotti, i migranti provengono principalmente da Costa d’Avorio, Guinea, Tunisia e Mali.

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“Questi sono paesi che vivono conflitti militari, etnici e politici”, ha affermato Patrick Martin Grenier, professore a Sciences Po ed esperto internazionale. A ciò si aggiunge il fatto che gli immigrati affrontano anche politiche anti-immigrazione in Tunisia o addirittura in Italia.

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