L’Italia vede la mano di Wagner

L’Italia vede la mano di Wagner

Mentre il numero di migranti che arrivano sulle sue coste è più che triplicato dall’inizio dell’anno, Roma accusa apertamente il gruppo russo di mercenari Wagner di essere dietro l’accelerazione di questi flussi migratori nell’ambito della guerra ibrida che consegna a paesi che sostenere l’Ucraina di fronte all’invasione russa.

Il ministro della Difesa italiano Guido Crosetto lunedì (13 marzo) ha accusato il gruppo paramilitare russo Wagner di essere responsabile del drammatico aumento del numero di migranti africani che attraversano il Mediterraneo per raggiungere le coste europee attraverso il sud Italia. “Credo sia ormai possibile affermare che l’aumento esponenziale del fenomeno migratorio dalle coste africane (ndr: Libia e Tunisia) si inquadra, in misura significativa, in una chiara strategia di guerra ibrida che il gruppo Wagner attua, avvalendosi il suo peso considerevole in alcuni paesi africani”, ha affermato.

Crosetto ha chiesto aiuto alla Nato e all’Unione Europea per fronteggiare un nuovo afflusso di migranti “causato dall’ingerenza russa in Africa” e volto a mettere in crisi i Paesi che sostengono l’Ucraina. Avendo capito che gli attacchi informatici facevano parte del confronto globale che la guerra in Ucraina ha aperto, l’UE e la NATO dovrebbero ora capire che anche il fianco meridionale dell’Europa sta diventando ogni giorno più pericoloso, ha insistito il ministro. Prosegue la sua manifestazione mettendo in guardia contro il rischio di scissioni all’interno dei membri dell’Alleanza atlantica: “Diventa più forte se i problemi derivanti dalle scelte collettive sono equamente condivisi, ma rischia di spaccarsi se i Paesi più esposti alle rappresaglie di tutti implicitamente, la pressione dell’opinione pubblica preoccupata per questo afflusso di clandestini potrebbe spingere i governi a “rivedere le proprie scelte geostrategiche”.

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Secondo il ministero dell’Interno italiano, circa 20.000 migranti irregolari sono sbarcati sulle coste della penisola da gennaio, rispetto ai 6.100 dello stesso periodo del 2022. Questo mette in imbarazzo il governo del premier italiano Giorgia Meloni, eletto con un programma forte contro l’immigrazione

Il boss del gruppo Wagner, Yevgeny Prigojine, ha però negato di essere all’origine dell’aumento del flusso di migranti africani che raggiungono le coste europee a bordo di barconi di fortuna dalle coste di Libia e Tunisia.

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