In primavera, vai in Puglia

In primavera, vai in Puglia

Mentre il tacco dello “stivale” italiano scivola via via nell’Adriatico, la Puglia prende forma! Insenature dalle acque cristalline costeggiate da immense pinete o scogliere su cui si ergono paesini dalle pareti bianche e tanti fiori… Il viaggio promette un cambio di scenario e di magia!

Prima tappa: Bari.

Le stradine del centro storico, incastonate tra il porto vecchio e quello nuovo, concentrano i principali siti turistici. Costruita nell’XI secolo, la Basilica romanica di San Nicola custodisce imponenti portali scolpiti e un bel soffitto barocco. Costruito nel 1903, il teatro Petruzzelli promette spettacoli di qualità. Ristrutturato nel XVI secolo per ordine di Isabella d’Aragona, meritano una visita anche il Castello Svevo, le sue torri quadrate e la sua doppia scalinata. A due passi, il duomo di San Sabino presenta con orgoglio il suo rosone e i suoi fantastici esseri di pietra. I musei archeologici e diocesani raccolgono reperti per comprendere meglio il passato storico e architettonico della regione. Al tramonto, il Lungomare offre l’opportunità di passeggiare sul lungomare, prima che l’intera città si illumini… Andando verso sud, le simpatiche cittadine di Polignano e Monopoli aggiungeranno cultura e nuoto al programma.



Foto Adobestock

Seconda tappa: Ostuni.

Dal centro storico e dalle sue facciate imbiancate a calce emana un fascino famigerato. Intorno alla Piazza della Libertà si moltiplicano le chiese: Saint-Vit Martyr, Saint-Jacques, Saint-Esprit, Saint-François, Sainte-Marie de l’Etoile… Sulle alture, Cristo e i cherubini della cattedrale romanica- Anche la gotica Santa Maria Assunta invita alla contemplazione. Collegato al suo chiostro, il Palazzo Vescovile così come i giardini adiacenti impongono una pausa fotografica.

Terza tappa: Lecce.

Come nella maggior parte dei paesi pugliesi, Lecce estende ristoranti, caffè e gelaterie nelle sue piazze principali. Nelle vicinanze da vedere la chiesa di Santa Maria delle Grazie (ma sono una trentina!), il palazzo Sedile, l’anfiteatro romano, il Duomo e le sue 12 cappelle, i frutti e i volti scolpiti della basilica di Santa Croce, i vari palazzi (di cui Vernazza e Guarini sono i più famosi), i bastioni del castello di Carlo V, il MUST nonché il museo Faggiano.

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Altre città imperdibili: Alberobello e Matera.

Elencata dall’UNESCO per i suoi trulli, abitazioni edificate senza malta e sormontate da tetti piramidali, Alberobello si distingue come una delle località più pittoresche e turistiche della Valle d’Itria. Sul posto non mancano negozi di souvenir e alloggi insoliti… Un’altra curiosità regionale: i sassi, i mitici edifici trogloditi di Matera.

Ultima tappa: il parco naturale del Gargano.

Formata da rocce calcaree e mare dalle sfumature blu-verdi, quest’area protetta creata nel 1991 si estende su montagne, boschi, pianure, spiagge e macchia mediterranea preservata tra cui si incrociano numerosi sentieri escursionistici.

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