Giro d’Italia: vince il tedesco Nico Denz dopo una lunga fuga, lo status quo tra i favoriti

Giro d’Italia: vince il tedesco Nico Denz dopo una lunga fuga, lo status quo tra i favoriti

Il tedesco ha battuto il lettone Toms Skujins (Trek-Segafredo) e il neozelandese Sebastian Berwick (Israel-Premier Tech), dopo una fuga a tre di quasi cento chilometri. La maglia rosa è ancora di Geraint Thomas, a un giorno dal passaggio a Candidati.

Resta in testa alla classifica generale il britannico di INEOS Grenadiers, il cui podio non è cambiato. Lo sloveno Primoz Roglic (Jumbo-Visma) è arrivato secondo, a due secondi di distanza, e il portoghese Joao Almeida (UAE Emirates Team) ha chiuso il podio con un tempo di 22 secondi.

La dodicesima tappa sembrava promettente per i nomadi, con due salite classificate tra cui il Colle Braida (10,7 km al 5,9%) a meno di trenta chilometri dal traguardo. Trenta corridori si sono staccati dal gruppo all’inizio della gara e il quartetto si è presentato a metà gara, tra cui Toms Scoggins, Nico Danes e Sebastian Berwick in particolare.

Solo questi tre corridori sono rimasti dopo la salita del Colle Braida, dove i favoriti erano stati neutralizzati. Skujins e Denz hanno provato a scivolare a Berwick negli ultimi quindici chilometri, ma il neozelandese si è rimesso in moto per prendere il sopravvento.

Nella finale che i corridori hanno avuto modo di conoscere durante la tappa, lo sprint è scattato a 200 metri dal traguardo. Nico Denz ha reagito alla partenza dei suoi rivali e non ha mai avuto la meglio. Ha chiuso davanti a Toms Scoggins, poche lunghezze davanti a Sebastian Berwick, conquistando la sua quarta vittoria in carriera, la più prestigiosa e la prima della stagione. Nel gruppo due, Ilan van Wilder (Soudal-Quick Step) è arrivato sesto nella tappa.

I leader della classifica generale sono arrivati ​​raggruppati, a circa otto minuti dal vincitore di giornata. Hanno vissuto un giorno di transizione, rifiutandosi di affrontarlo prima di un giorno possibile.

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Venerdì gli alpinisti troveranno terreno favorevole già in occasione della tredicesima tappa: un valico attraverso le Alpi e attraverso la Svizzera, con tre passi di prima categoria tra cui Crans-Montana come arrivo dopo i 199 chilometri di Borgofranco Ubriaco.

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