Ecco la nostra recensione del videogioco “Detective Pikachu Returns” su Nintendo Switch

Ecco la nostra recensione del videogioco “Detective Pikachu Returns” su Nintendo Switch

Dopo una pausa durata diversi anni, il detective Pikachu è tornato in azione, questa volta ripristinando l’ordine a Ryme City. Se le sue nuove indagini piaceranno ai primi fan, altri purtroppo rischiano di trovarle semplicistiche, chiacchierone e ridondanti.

Conosciamo tutti Pikachu, un personaggio iconico della saga dei Pokemon con il suo simpatico faccino giallo e la coda a forma di fulmine elettrico. Ma molti non sanno che ha una caratteristica davvero speciale: indossa il cappello, tiene in mano la lente d’ingrandimento e colpisce velocemente! Alimentato da lunghi sorsi di caffè, diventa un detective burbero e capriccioso.

I fan di questa saga lo hanno scoperto qualche anno fa con la prima parte delle avventure di Detective Pikachu, disponibile su Nintendo 3DS. Altri hanno saputo di lui nel 2019 attraverso il film con lo stesso titolo. E per molti, con questo nuovo gioco lo scopriranno questo fine settimana.

Per questo grande ritorno, Pikachu ha una serie di nuovi misteri e indagini da risolvere con l’aiuto del suo partner Tim Goodman. Perché stanno accadendo cose strane a Ryme City, una terra dove umani e Pokémon convivono armoniosamente. Il primo caso: il furto di un gioiello particolarmente prezioso e costoso. Seguiranno molti misteri e sparizioni che il nostro detective dovrà chiarire con l’aiuto di interrogatori, deduzioni e sessioni di brainstorming.



Immagine gentilmente concessa da Nintendo

Molte letture

Perché Il ritorno del detective Pikachu È un gioco particolarmente loquace. Ci rendiamo presto conto che richiede lunghe sessioni di lettura dei dialoghi visualizzati sullo schermo. Per quanto riguarda i dialoghi nelle scene dell’anime, i francofoni rimarranno delusi nell’apprendere che sono presentati solo in inglese o giapponese. Dovranno accontentarsi delle traduzioni, grazie a Dio! – Presentato nella lingua di Molière.

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Superato questo ostacolo, scopriamo un’avventura piacevole e divertente, ma che non rinvigorisce in alcun modo il genere o la saga di cui fa parte. Sono colorati e divertenti, ovviamente, ma il nostro cervello – e i nostri pollici – non vengono messi molto alla prova. Ci consoliamo dicendo che i più giovani potranno usarlo come porta d’ingresso per scoprire questo universo che ci affascina da più di 25 anni.

Incontreranno già diverse specie conosciute dal mondo Pokémon, da Caninos a Clefable, tra cui Elecsprint, Farfaduvet e altri Verpom. Questi dovrebbero essere sufficienti per stuzzicare la curiosità dei principianti e indirizzarli verso sfide più sostanziali e di successo come Pokémon Legends: Arceus o anche Pokémon Scarlet e Pokémon Violet.

Il ritorno del detective Pikachu ★★★☆☆

  • Disponibile su Nintendo Switch a partire dal 6 ottobre

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About the Author: Adriano Marotta

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