Recensione Blu-ray 4K Ultra HD: Scorn (1963)

Recensione Blu-ray 4K Ultra HD: Scorn (1963)

riepilogo

Camille ama suo marito, Paul, uno scrittore che vive a Roma. Il produttore americano Jeremy Prokosch chiede a Paul di rivedere la sceneggiatura del film, che Fritz Lang sta girando in Italia. E all’improvviso, senza ragioni ovvie ma intuibili, Camille si rende conto di non amare più suo marito, più precisamente, di disprezzarlo.

Nota: i confronti delle immagini (.jpg, compressione a 8 bit) sono solo a scopo illustrativo e non rappresentano ciò che Ultra HD Blu-ray visualizzerà su un display UHD HDR calibrato.

qualità video

Disprezzo (1963), capolavoro del cinema francese e internazionale di Jean-Luc Godard, torna al centro della scena nel 2023 in occasione del suo 60° anniversario. Questo gioiello cinematografico ha beneficiato di un restauro completo in 4K, supervisionato da StudioCanal in collaborazione con CNC e il laboratorio francese Hiventy. Per questo restauro sono stati utilizzati i negativi originali da 35 mm e immagini interstiziali di altri scatti più delicati. L’obiettivo era quello di ritrovare tutto lo splendore estetico e visivo di questo film iconico. Il color grading, supervisionato in Dolby Vision, è stato realizzato sulla base di una copia di riferimento rielaborata nel 2002 da Raoul Coutard, direttore della fotografia del film. Si noti che la precedente versione di Blu-ray è del 2009 e serve come base per confronti pittorici. Il film è presentato in un formato nativo di 2,35:1, con opzioni di compressione HEVC, HDR10 e Dolby Vision.

L’apporto della nuova scansione è immediato, anche se la sensazione di nitidezza rispetto al master precedente varia da inquadratura a inquadratura. Nel complesso, questa presentazione 4K sembra più nobile e sincera con dettagli squisiti e belli. Nonostante alcuni difetti ancora evidenti, la compressione HEVC rimane ragionevolmente solida, ancora di più nella versione Dolby Vision, che beneficia della sovrapposizione FEL, che viene portata a un bit rate medio più elevato. La grana da 35mm è stata conservata anche se appare più rifinita e sottile di prima. Il passare del tempo e l’uso parziale di materiale interferente spiegano senza dubbio la relativa variabilità tra sequenze particolari. Tuttavia, è una dimostrazione della robusta eleganza che Studiocanal ci offre che si distingue completamente dal punto di riferimento precedente con il suo nuovo trattamento cromatico. Su questa base le lacune sono enormi, anche nelle sale al chiuso, e il lavoro è stato svolto con grande cura ed equilibrio. Calde e solari tonalità mediterranee, come il blu intenso del mare e il giallo oro delle facciate delle ville, esaltano l’atmosfera inebriante del film e vengono riproposte come mai prima d’ora su videodisco. Il film ci presenta colori molto belli con una tavolozza visiva che evoca bellezza e tristezza. I livelli di nero sono più profondi e più intensi. Potrebbe esserci una leggera perdita di dettaglio nelle aree scure di alcuni scatti (È difficile distinguere l’ombra della parrucca nera di Camille) Ma questo è ancora insignificante. La gamma dinamica sfruttata non è necessariamente modesta (Il picco massimo è ancora a 563 lumen in questo titolo) E brillano tante altre forze vive: il giallo dell’accappatoio Bardot, il blu del Mediterraneo, il rosso di Villa Malaparte, la famosa Alfa Romeo. In confronto, i formati offerti dal precedente Blu-ray sembrano privi di vita e comfort. È una riscoperta completa.

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In HDR10, il livello di luminosità dei pixel più luminoso dell’intera trasmissione (CLL massimo) Si trova a 563 lumen. Il valore medio dei picchi di luminosità è stato misurato a 232 nit. Allo stesso modo, nell’intero lungometraggio, l’83,91% delle riprese è costituito da momenti salienti (media misurata a 122 lumen). In termini di compressione video HEVC, il bit rate medio è stato misurato a 52.798 kbps e 60.041 kbps. (con sovrapposizione Dolby Vision).

qualità del suono

“Disprezzo” (1963), È stato elogiato non solo per la sua narrazione avvincente e l’eccezionale interpretazione recitativa. Ma non bisogna dimenticare la sua promiscuità, che resta certo un’apparente sobrietà, ma che è evidente nonostante tutto. Non vi è alcun disturbo esterno del suono, come sibili o scoppiettii, che disturbi l’esperienza. Ancora un paesaggio sonoro in dispiegamento dettagliato in questo caratteristico ambiente marino, con la musica di Georges Delrue che gioca un ruolo importante nella sua impressionante potenza. (emozioni dei personaggi) e migliorare il dramma principale della narrazione. Studiocanal presenta questo originale francese in DTS-HD Master Audio Mono 2.0 (24 bit, 1775 kbps) Proprio come le versioni doppiate anglosassone e tedesca.

ricompense

Su Blu-ray Disc (rimasterizzato):
– Retrospettiva documentaria: C’era una volta… Disprezzo (52 min. 28)

Su Blu-ray (rimasterizzato) e 4K:
— Introduzione di Colleen McCabe (5 minuti 31)
– Bardot Goddard: Party of Things (cortometraggio, 10 min 33)
– Paparazzi (Cortometraggio, 22 min 28 min)

Conclusione

Nonostante alcuni piccoli difetti, la versione Blu-ray 4K Ultra HD è ciò che i fan dell’home cinema si aspettano. Questa nuova versione migliorata (2023) Offre un’esperienza completamente rinnovata, con una differenza significativa rispetto al precedente Blu-ray, in particolare nella registrazione a colori.

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