Marina degli Stati Uniti: un’indagine della Marina degli Stati Uniti indica problemi significativi con l’addestramento della sua unità d’élite

Marina degli Stati Uniti: un’indagine della Marina degli Stati Uniti indica problemi significativi con l’addestramento della sua unità d’élite

Un’indagine della Marina degli Stati Uniti pubblicata giovedì ha identificato problemi significativi con l’addestramento particolarmente estenuante dell’unità d’élite, la US Navy SEAL.

L’inchiesta, iniziata dopo la morte nel febbraio 2022 di Kyle Mullen, marinaio delle Forze Speciali in addestramento, ha rivelato numerosi “fallimenti” che “hanno messo a rischio di gravi lesioni diversi candidati”.

In particolare, ha evidenziato una supervisione inadeguata da parte dei dirigenti, una mancanza di valutazione del rischio e un sistema medico che non era “addestrato, organizzato, integrato o addestrato per garantire un monitoraggio e un’assistenza medica efficaci e continui”. Così è l’uso di steroidi da parte delle reclute.

Kyle Mullen è morto di polmonite dopo aver completato una settimana di nonnismo nota come “Hell Week” in cui i concorrenti sono spinti ai limiti delle loro capacità fisiche pur essendo privati ​​del sonno. Altri membri del suo gruppo sono stati ricoverati in ospedale dopo l’allenamento, secondo le indagini.

Il signor Mullen è stato curato per problemi respiratori durante la settimana intensiva, ma questa informazione non è arrivata alla clinica che ha effettuato la sua visita medica finale, costringendolo ad andare a riposare in caserma.

Una volta giunto al suo quartier generale, la salute del coscritto è peggiorata, spingendo i giovani ufficiali che erano in servizio, senza formazione medica, a chiamare un medico militare in libertà vigilata.

Questo medico gli suggerì di recarsi in ospedale se lo desiderava, aggiungendo che tutti i candidati sarebbero stati valutati il ​​giorno successivo. Ma Kyle Mullen ha ripetutamente rifiutato il ricovero.

I Navy SEAL sono le forze speciali della Marina degli Stati Uniti che svolgono alcune delle operazioni militari statunitensi più pericolose, come il raid del 2011 che ha ucciso il leader di al-Qaeda Osama bin Laden in Pakistan.

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