I percorsi di Jiro sono raggruppati sulla stessa mappa, rivista di notizie sul ciclismo

Pubblicato 16/11/2021 9:30 AM

Romain Courvoisier, studioso di cartografia e appassionato di sport, ha realizzato grafici che illustrano tutti e tre i grandi itinerari di viaggio del XXI secolo. Oggi focus sul Giro d’Italia.

Infografica che mostra tutti e tre i principali itinerari turistici del 21° secolo | © Romain Courvoisier

esportazione classica

La prima cosa che salta all’occhio di questa carta è proprio il numero di carte. Oltre allo stivale italiano, ci sono regioni danesi, irlandesi, olandesi e persino israeliane, senza contare che se questo grafico verrà aggiornato il prossimo maggio, includerà anche l’Ungheria. Rispetto alla Vuelta, il gusto del Giro per gli stranieri è sorprendente. Nel suo desiderio di competere con il Grand Tour des Grands Tours, ha fatto di tutto per espandere e amplificare la sua copertura mediatica e conquistare nuovo pubblico sul suo territorio. Infatti, data la topografia di queste prime fasi, è chiaro che questa politica non è legata agli standard sportivi. L’incursione in Terra Santa fu anche il culmine, con il ricordo delle lunghe traversate del deserto, nel vero senso della parola.

Passo del Giro in IsraeleIl passaggio del Giro in Israele | © Giro d’Italia

In effetti, questa esportazione riflette l’evoluzione delle corse, lasciando bruscamente un’era 100% italiana tra il 1997 e il 2007 per vedere la sua squadra, i vincitori e gli sponsor diversificarsi a pieno ritmo. Gli italiani sono sempre più rari sui podi, l’evento sta diventando sempre più popolare all’estero, e questo è un bene per il prestigio del Giro. Infine, il fatto che Attila Walter indossi la Maglia Rosa come prequel della Grande Partenza Nazionale è un modo per chiudere il cerchio.

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corsa in collina

Un'infografica di tutte le strade del Giro del 21° secoloInfografica di tutte le strade del Giro nel 21° secolo | © Romain Courvoisier

Affrontando la leggenda del Tour come la “corsa più grande del mondo”, il Giro ha storicamente costruito sulla fama della “corsa più dura del mondo” sin dal suo inizio. Strade rocciose, salite infernali, condizioni meteorologiche terribili… Gli organizzatori successivi non hanno mancato di creatività per rendere la vita difficile ai corridori. Se ormai le loro idee più sfrenate sono state abbandonate (ricorderemo soprattutto la cronometrata discesa del Poggio nel 1987), la corsa alle vette innevate è rimasta nella tradizione. Lo testimonia il focus della computer grafica su massicci e montagne, coprendo di rosa Alpi e dolomiti, attraversando l’Appennino e intersecando l’oceano dell’Etna. Rispecchia la consueta configurazione del tracciato del Giro, tornando in dieci giorni in Italia per far posto a una seconda parte della corsa dedicata alle principali tappe di montagna, con conseguenti bei voli e grandi lotte.

potere del denaro

Spiegare le differenze economiche italianeMappa della qualità della vita delle province italiane nel 2006

Infine, è interessante notare che queste disparità geografiche sono legate alla disuguaglianza economica all’interno del territorio italiano. Si sa, infatti, che il tenore di vita si eleva con l’ascesa verso il nord del Paese, che nel XIX secolo si arricchì di una ruggente industrializzazione. Tuttavia, l’hosting di Giro è costoso. Se non ci sono prezzi fissi per il Tour France, le trattative private partono da 10.000 euro per l’accesso e potrebbero arrivare fino a 120.000 euro per l’accesso (Grand Départ from Israel ha segnalato 4 milioni di euro a RCS, l’organizzatore del Giro d’Italia). In queste circostanze, è difficile immaginare come le comunità gravemente colpite dalla povertà possano permettersi di attraversarla accedere. Così, in questo senso, la computer grafica rispecchia perfettamente le difficoltà economiche della Puglia, della Sicilia occidentale o della Sardegna meridionale, consacrando le fortune della Lombardia o del Trentino. Anche nello sport, il denaro ha sempre un’opinione.

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di Jean-Guillaume Langront

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