FMI: forte previsione di crescita globale con forti disparità

La variabile delta non mette tutto in discussione. Il 27 luglio, il Fondo monetario internazionale (FMI) ha pubblicato le sue previsioni di crescita globale per il 2021 e ha deciso di attenersi alla cifra precedentemente annunciata del 6%.

Un numero che dovrebbe essere incoraggiante a livello globale, ma maschera le disparità. I paesi emergenti, infatti, devono risentire del rallentamento causato dalla carenza di vaccini. Il Fondo Monetario Internazionale ha avvertito che l’accesso alle cure preventive è diventato “la principale linea di demarcazione che divide in due blocchi la ripresa globale”. Secondo l’organizzazione, le economie più avanzate dovrebbero crescere del 5,6%. I paesi emergenti dovrebbero raggiungere il 6,3%, 0,4% in meno rispetto alle stime iniziali. Quest’ultimo dato è stato significativamente rivisto al ribasso per l’influenza della variabile delta in India.

In questo piccolo gioco, la Francia sembra fare bene e il FMI prevede già una crescita del 5,8% per il 2021, superiore a Germania (3,6%) e Italia (4,9%,%). Le previsioni per l’intera area euro sono di un aumento del 4,6%. Tuttavia, altri paesi fanno meglio, come gli Stati Uniti (7%), il Regno Unito (7%) o la Cina, che hanno raggiunto un picco dell’8,1%. Si noti, tuttavia, che Bruno Le Maire, ministro dell’Economia, delle finanze e della ripresa, ha chiarito a giugno che CNEWS dovrebbe mantenere l’obiettivo del 5% “solo”, a causa dei “rischi per la salute”.

2022 in vista

Per riuscire a migliorare i numeri nel resto del mondo, gli sforzi di vaccinazione devono continuare. Attualmente, il 40% della popolazione delle economie avanzate è completamente immunizzata. Nel resto del mondo, quella percentuale è solo dell’11%. Ecco perché il Fondo Monetario Internazionale ha recentemente proposto un piano di investimenti da 50 miliardi di dollari per immunizzare con successo almeno il 40% della popolazione mondiale entro il 2022.

Tuttavia, nonostante il timore di nuove varianti più contagiose delle precedenti, l’organizzazione ha mostrato una forma di ottimismo a medio termine. Infatti, le stime di crescita globale per il 2022 sono fissate al 4,9%, 0,5 punti in più rispetto al passato. Resta da vedere se l’evoluzione della pandemia non solleverà dubbi sui calcoli degli economisti.

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