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Dichiarazione dei Ministri degli Esteri del G7 sulla situazione in Israele e a Gaza (23.11.29)

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Noi, Ministri degli Esteri di Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti d’America, nonché l’Alto Rappresentante dell’Unione Europea, accogliamo con favore il rilascio di alcuni degli ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre. Il movimento e altre organizzazioni terroristiche, nonché la recente cessazione delle ostilità che hanno consentito il rilancio degli aiuti umanitari per assistere i civili palestinesi a Gaza. Come membri del G7, chiediamo il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi. Chiediamo di agevolare la partenza di tutti i cittadini stranieri. Affermiamo il diritto di Israele a difendere se stesso e la sua popolazione in conformità con il diritto internazionale, con l’obiettivo di evitare che si ripetano attacchi come quelli del 7 ottobre.

Siamo grati agli Stati Uniti e ai paesi della regione come il Qatar e l’Egitto per la loro leadership e i continui sforzi volti a consentire la cessazione delle ostilità ora e in futuro. Sosteniamo gli importanti sforzi delle Nazioni Unite per coordinare l’assistenza umanitaria dispiegata durante questa pausa.

Questo accordo rappresenta un passo cruciale per garantire il ritorno di tutti gli ostaggi alle loro case e per rispondere pienamente alla crisi umanitaria in corso a Gaza. Chiediamo a tutte le parti di sostenere le disposizioni di questo accordo e di garantire che un maggiore accesso umanitario continui a raggiungere i civili a Gaza su base sostenibile. È necessario compiere ogni sforzo per garantire la fornitura di assistenza umanitaria ai civili, compresi cibo, acqua, carburante e forniture mediche. Sosteniamo una proroga dell’attuale cessazione delle ostilità e dei futuri periodi di cessazione, se necessario, per consentire una maggiore assistenza e promuovere il rilascio degli ostaggi.

Sottolineiamo l’importanza di proteggere la popolazione civile e di rispettare il diritto internazionale, in particolare il diritto internazionale umanitario. Restiamo fortemente impegnati a collaborare con tutti i nostri partner nella regione per prevenire la diffusione di questo conflitto. Sottolineando l’importanza della sicurezza marittima, invitiamo tutte le parti a non minacciare o interferire con il legittimo esercizio dei diritti e delle libertà di navigazione da parte di tutte le navi. Chiediamo in particolare agli Houthi di cessare immediatamente i loro attacchi contro i civili e le loro minacce contro le rotte marittime internazionali e le navi commerciali, e di rilasciare il capitano e l’equipaggio della M/V Galaxy, che sono stati abbordati illegalmente in acque internazionali il 19 novembre.

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Restiamo impegnati nella creazione di uno Stato palestinese come parte di una soluzione a due Stati, che consenta sia agli israeliani che ai palestinesi di vivere in pace in modo giusto, duraturo e sicuro.

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