La carriera di Sun Biden mette in imbarazzo la Casa Bianca

La Casa Bianca ha confermato venerdì che prenderà le necessarie precauzioni morali su qualsiasi esposizione e vendita di dipinti di Hunter Biden, figlio del presidente degli Stati Uniti, con una vita personale tormentata e una carriera già disseminata di polemiche.

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Alla domanda sulle prossime mostre di dipinti di Hunter Biden della New York Gallery George Burgess, la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki ha detto venerdì che il figlio del presidente “parteciperà agli eventi”.

“È diverso dall’incontrare potenziali acquirenti”, ha detto.

Gene Psaki aveva già annunciato il 9 luglio la creazione di “un sistema che avrebbe consentito a Hunter Biden di esercitare la sua professione con garanzie ragionevoli”, inclusa la riservatezza di qualsiasi transazione e nessun contatto con gli acquirenti.

“Tutti gli scambi relativi alla vendita e agli importi delle opere saranno effettuati da un gallerista professionista, seguendo le regole più rigide. Qualsiasi offerta innaturale verrà respinta”, ha spiegato Jin Psaki.

“Il proprietario della galleria non fornirà alcuna informazione su potenziali acquirenti o acquirenti, inclusa la loro identità, né a Hunter Biden né alla direzione, garantendo un elevato livello di protezione e trasparenza”.

Contattata da AFP, la galleria non ha fornito subito alcun dettaglio o commento.

L’amministrazione Biden, volendo presentarsi come moralmente impeccabile, è stata più volte interrogata sulla carriera artistica del figlio di Joe Biden, avvocato e uomo d’affari diventato pittore.

I media americani in particolare sottolineano il pericolo che industriali o finanzieri comprino la sua attività con il solo scopo di attirare le fortune della Casa Bianca. Secondo la stampa, l’importo dei dipinti salirà a 500mila dollari.

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Hunter Biden è uno dei bersagli preferiti dell’ex presidente Donald Trump. Il campo di Trump ha regolarmente criticato il fatto che Hunter Biden avesse interessi economici in Ucraina e Cina quando suo padre era il vicepresidente di Barack Obama (2009-2017).

È anche l’obiettivo di un’indagine federale su possibili reati fiscali.

In un libro pubblicato in primavera, il figlio più giovane del presidente ha raccontato la sua battaglia contro il crack e la dipendenza dall’alcol.

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