L’inviato statunitense per gli affari degli ostaggi riceve il presidente della Transizione, Asimi Guetta

L’inviato statunitense per gli affari degli ostaggi riceve il presidente della Transizione, Asimi Guetta

AA/Bamako/Amarana Maiga

Il presidente del periodo di transizione in Mali, il colonnello Asmi Guetta, ha ricevuto martedì l’inviato speciale del presidente degli Stati Uniti per la questione degli ostaggi, Roger Carstens, in un comunicato stampa della presidenza del Mali.

Gli scambi tra le due parti si sono concentrati in particolare sugli sforzi congiunti tra i due paesi per liberare ostaggi americani e stranieri dalle mani dei gruppi terroristici in Mali.

“E’ stato un onore per me essere stato ricevuto dal capo della transizione per parlare degli ostaggi americani”, ha dichiarato il funzionario americano al termine del suo incontro con Gotha.

Secondo il comunicato stampa diffuso dalla presidenza del Mali, “la delegazione statunitense ha ritenuto che il presidente di transizione sia in una buona posizione per assistere gli ostaggi di tutte le nazionalità”, aggiungendo che Carstens ha ringraziato il capo dello Stato per “tutti i suoi sforzi”. per liberare gli ostaggi.

Da parte sua, il colonnello Asimi Ghota ha accolto con favore l’impegno degli Stati Uniti nella lotta al terrorismo, sottolineando che “la situazione è complessa (…) quindi dobbiamo avere un buon coordinamento”.

Gotha ha ribadito la disponibilità del Mali a sostenere tutti gli sforzi di lotta al terrorismo.

E ha preso in ostaggio almeno sei occidentali nella regione del Sahel, inclusi due americani. Jeffrey Woodkee, un umanitario cristiano di cittadinanza statunitense, venuto ad aiutare la popolazione nomade con una ONG ad Abalek in Niger, è stato rapito il 14 ottobre 2016 e portato nel vicino Mali, secondo fonti della sicurezza nigeriana.

Soleen Tennyson, una suora americana di 83 anni, è stata rapita da sconosciuti armati nella notte tra il 4 e il 5 aprile 2022 nella diocesi di Yalgo, nel nord del Burkina Faso. Non è stato affermato che fosse stato rapito.

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E a questi americani si aggiungono altri due stranieri, tedeschi, australiani, italiani, rumeni o togolesi, detenuti nel Sahel. Anche tre giornalisti, il francese Olivier Dubois, Malian Hamdoun Nyaliboli e Bana Dekou, sono stati presi in ostaggio in Mali.

Il tedesco Jörg Lange, che lavorava per una ONG, è stato rapito l’11 aprile 2018 nel Niger occidentale e portato a nord, non lontano dal confine finanziario.

Arthur Kenneth Elliott, chirurgo e chirurgo australiano di 82 anni, è stato rapito in Burkina Faso il 15 gennaio 2016 con la moglie Jocelyn, in un rapimento rivendicato dal gruppo jihadista Ansar Dine.

Il 4 aprile 2015 è stato arrestato da uomini armati il ​​rumeno Julian Gergot, un agente di sicurezza in una miniera di manganese nel Burkina Faso settentrionale, vicino al confine tra Mali e Niger.

A maggio una coppia italiana con il figlio e un togolese sono stati rapiti da ignoti sicari a Cincinna, nel dipartimento di Koutiala, vicino al confine con il Burkina Faso.

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