coppa del mondo | Hochfilzen | Con la grande Julia Simon, la Francia ha vinto la staffetta femminile

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Julia Simon indugia sul cloud. All’indomani della vittoria nell’inseguimento, con la maglia gialla sulla schiena, la leader della Coppa del Mondo ha eseguito una magistrale finale di staffetta, questa domenica, consegnando la vittoria alla Francia nella staffetta femminile di Hochfilzen, davanti alla favorita svedese (+10″ ) e Italia (+18″).

Lou Jeanmonnot, Anaïs Chevalier-Bouchet e Chloé Chevalier hanno tirato alla perfezione il treno azzurro, costantemente davanti, appena davanti alla figura di Julia Simon, impeccabile e velocissima al tiro, che ha avuto la meglio su Elvira Oeberg, Denise Herrmann-Wick e Lisa Vittozzi In un momento particolarmente delizioso finale.

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Particolarmente veloce in pista, Les Bleues ha sparato particolarmente bene. Quattro pronostici: dieci volte meno che a Kontiolahti, dieci giorni fa, dove fallirono ai piedi della (quarta) pedana. Era necessario a causa del livello generale molto alto. L’Italia e la Norvegia hanno fallito di più, e la Germania appena di più (5). Solo la Svezia, ampiamente vittoriosa in Finlandia, è stata inferiore a questo riguardo (9). Errore non perdonato al quartetto azzurro, eguagliando Kontiolahti.

Quattordicesimo dopo il primo tiro, poi indietro

Il primo tedoforo, Lu Jinmun, sparò lentamente ma abbastanza regolarmente. 14° alla prima uscita (1 scelta), ha scalfito 10 posizioni nel giro e poi ha mantenuto la posizione all’uscita da fermo (impeccabile). In pista nessuno è stato più veloce in questo primo stint. E così Jurassic è riuscito a passare il testimone al terzo posto ad Anais Chevalier Bouchet, 16 pollici svedese e all’interno degli sci italiani.

Avventurandosi in pista, Chevalier-Bouchet ha sfruttato le due scelte di Anna Magnusson per prendere il comando dopo la sua caduta. Nonostante i suoi errori di parcheggio, ha limitato completamente la fuga lasciando la Francia al secondo posto a metà gara, 13 “dietro l’Italia e 10” davanti alla Svezia. Poi Chloe Chevalier è entrata in passerella. Impeccabile in panchina, Iséroise ha limitato il break in piedi (1 scelta). Ma ha dovuto lasciarsi scappare Hannah Oberg (due assi) nell’ultimo giro.

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Simon non ha ancora commesso errori sul divano

La svedese, che era a 35 pollici in testa dopo il suo primo colpo, ha sparato per prima alla sua sorellina Elvira Oberg, 11 pollici davanti alla coppia di Julia Simon e Denise Hermann-Wick. Anche l’Italia di Lisa Vituzzi non è lontana (19 pollici). Tutto ciò prometteva di scacciare finalmente la follia. tra i leader. E l’abbiamo capito.

Ancora impeccabile da sdraiato (ancora non il minimo errore in questa stagione!), Simon ha dominato all’inizio del secondo round. Poi il duello finale, tra la francese ed Elvira Auberge, sci ai piedi, mentre Germania e Italia promettevano già battaglia per il terzo posto.

Primo a sparare in piedi, Simon ha allineato i bersagli come una perla uncinata per lasciare il campo con un margine di 16 pollici su Auberge (1 scelta). Cosa assapora in sordina nell’ultimo giro, come aveva potuto fare il giorno prima nell’inseguimento? Non proprio perché lo svedese è tornato forte all’inizio del giro (9″900m dal traguardo). Ma Simon ne aveva ancora un po’ sotto il cofano ed è riuscito ad inserire il turbo all’ultimo dosso. La perfetta conclusione di una prestazione da record di squadra , la prima vittoria nella staffetta femminile francese dal 14 gennaio a Ruhpolding Dove Simon aveva già chiuso l’affare… contro la Svezia.

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