Nuove rivelazioni sul Marocco nello scandalo corruzione al Parlamento europeo

Nuove rivelazioni sul Marocco nello scandalo corruzione al Parlamento europeo

Lo scandalo di corruzione soprannominato “Qatargate” che ha scosso il Parlamento europeo poco prima delle vacanze di Natale sta gradualmente svelando i suoi segreti. È stato citato il nome dell’ex vicepresidente della fondazione, Eva Cayley, ma tutto sembra indicare che l’ex deputato italiano Antonio Panzieri, amico dell’ambasciatore marocchino in Polonia, Abderrahim Atmon, sia l’artefice del caso.

Panziri è stato deputato al Parlamento europeo fino al 2019 ed è stato membro della commissione per i rapporti con il Maghreb. Sua moglie e sua figlia sono state arrestate dalla polizia italiana a Bergamo e la loro estradizione a Bruxelles è ancora in corso. I due imputati ricevevano regolarmente denaro sulle loro carte di credito, oltre a doni dall’ambasciatore marocchino in Polonia, Abderrahim Atmoun.

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Ma i rapporti di Panziri con il Marocco risalgono al 2011, quando aveva già contatti con esponenti della rappresentanza marocchina a Bruxelles, secondo il quotidiano belga “Le Soir”. Secondo il quotidiano britannico “Financial Times”, nello stesso anno iniziò la sua relazione con Atmon, allora rappresentante del Marocco nella commissione parlamentare mista, di cui Panziri era a capo della parte europea.

Già nel 2010, l’eurodeputato italiano ha lavorato per un grosso accordo monetario a favore di Rabat e ha votato a favore di un accordo commerciale e di pesca con il Regno. Prima del suo arresto, Panziri e la sua famiglia stavano trascorrendo il capodanno al Mamounia Hotel di Marrakech. Per non essere visto come filo-marocchino, ha concordato con le autorità marocchine di porre fine ai campi di Tindouf.

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Nel caso sarà coinvolto anche il deputato belga Marc Tarabella. E la giustizia belga ha già chiesto la revoca dell’immunità parlamentare del calciatore italiano Andrea Cozzolino per consentirgli di comparire accanto a Panziri e Kylie. Giovedì alla Conferenza dei presidenti, la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, ha presentato un piano in 14 punti volto a migliorare la trasparenza e il buon governo dell’istituzione.

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