Non ci sono eccedenze ospedaliere in vista

Non ci sono eccedenze ospedaliere in vista

Nelle ultime tre settimane i casi di coronavirus sono nuovamente aumentati. Ma il ministro della Sanità Martine Deprez vuole minimizzare la situazione. Il tasso di occupazione dei letti negli ospedali rurali con pazienti con gravi complicanze è ancora lontano dal livello critico.

È stata la nuova deputata Françoise Kemp a interrogare martedì pomeriggio alla Camera dei Rappresentanti il ​​ministro della Sanità sullo sviluppo di infezioni respiratorie acute, compreso il coronavirus. “D’inverno il periodo è più adatto ad un aumento dei contagi. Poco prima di Natale il numero delle persone che si ammalano aumenta notevolmente», constata l’eletto del CSV.

I contagi sono raddoppiati

Ha espresso particolare preoccupazione per la situazione negli ospedali. Al culmine della pandemia di coronavirus, i vari centri ospedalieri del paese erano da tempo vicini ai loro limiti nella cura dei pazienti che si erano gravemente ammalati di coronavirus. Oggi la situazione si è chiaramente calmata, nonostante il raddoppio dei contagi nelle ultime tre settimane.

Tra il 4 e il 10 dicembre, il numero delle persone risultate positive al coronavirus è salito a 658 rispetto alle 460 della settimana precedente, con un incremento del 43%. Una settimana fa sono stati scoperti 316 contagi. Nel frattempo, l’analisi delle acque reflue indica una forte presenza del virus.

Chiama per vaccinarti

Davanti alla Camera dei Rappresentanti, il Ministro della Salute è riuscito comunque ad alzare il livello di allerta. Dopo aver consultato i quattro principali centri ospedalieri del Paese, è stato confermato che il tasso di occupazione dei letti da parte dei pazienti affetti da gravi complicazioni legate al coronavirus rimane basso. Non c’è alcun sovraccarico in vista.

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Ciò non impedisce l’appello di Martine Deprez affinché si vaccinino le persone vulnerabili e affinché la popolazione nel suo insieme rispetti i gesti di tamponamento, per fermare la diffusione del virus.

In aumento anche influenza e bronchiolite

I casi di influenza sono raddoppiati nelle ultime tre settimane. Dal 4 al 10 dicembre, il numero di casi di influenza segnalati dai laboratori è salito a 134 casi rispetto ai 51 casi della settimana precedente, con un incremento del 163%.

Il numero di persone confermate infette da bronchiolite (RSV, o virus respiratorio sinciziale) annunciato dai laboratori sale a 134 casi rispetto ai 116 casi della settimana precedente, con un aumento del 16%.

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