Mosca evoca uno scambio di prigionieri ucraini con un caro amico di Putin

Mosca evoca uno scambio di prigionieri ucraini con un caro amico di Putin

Il parlamentare e negoziatore russo Leonid Slutsky ha dichiarato sabato che la Russia studierà la possibilità di scambiare combattenti dal reggimento Azov ucraino catturato a favore di Viktor Medvedchuk, uno stretto collaboratore di Vladimir Putin.

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“Analizzeremo la questione”, ha affermato l’agenzia di stampa RIA Novosti, Slutsky, membro della delegazione russa durante i recenti negoziati con Kiev, in risposta a una domanda su tale scambio.

Parlando dalla città separatista di Donetsk, nel sud-est dell’Ucraina, ha detto che la possibilità di uno scambio del genere sarebbe sollevata a Mosca da “coloro che hanno i privilegi”.

Viktor Medvedchuk, 67 anni, noto politico e uomo d’affari ucraino vicino al presidente russo, è stato arrestato a metà aprile in Ucraina, mentre era in fuga dall’inizio dell’offensiva del Cremlino a fine febbraio.

Medvedchuk è agli arresti domiciliari dal maggio 2021 dopo essere stato accusato di “alto tradimento” e “tentativo di saccheggio delle risorse naturali della Crimea”, la penisola ucraina annessa alla Russia nel 2014.

L’esercito russo ha annunciato venerdì la resa degli ultimi difensori ucraini della strategica città di Mariupol, nascosti per settimane nelle enormi acciaierie di Azovstal.

Tra loro ci sono membri del Battaglione Azov, un’unità ultranazionalista che il Cremlino considera un “neo-nazista” e che Kiev spera di liberare in cambio di prigionieri russi.

Il 26 maggio la Corte Suprema russa dovrà prendere in considerazione la richiesta di classificare il reggimento come “organizzazione terroristica”, il che potrebbe complicare lo scambio di questi prigionieri.

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Il leader separatista di Donetsk Denis Pushlin ha dichiarato sabato che i soldati ucraini che hanno difeso l’impianto di Azovstal e si sono arresi dovrebbero essere perseguiti.

“Penso che la corte sia inevitabile: la giustizia deve vincere”, ha affermato Puchilin da RIA Novosti durante la conferenza stampa, in cui è intervenuto anche Leonid Slutsky.

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