Migranti: Italia, Grecia, Cipro e Malta si uniscono per denunciare il sistema in atto

Migranti: Italia, Grecia, Cipro e Malta si uniscono per denunciare il sistema in atto

Sabato Italia, Grecia, Malta e Cipro hanno denunciato il gravoso sistema di gestione dei flussi migratori dell’UE e hanno invitato la Commissione europea a intervenire.

Questi quattro paesiIn quanto Paesi di primo ingresso in Europa (…) si trovano a sostenere il peso più difficile nella gestione dei flussi migratori nel Mediterraneo, nel pieno rispetto degli obblighi internazionali e delle regole comunitarie.‘, ha sottolineato Dichiarazione congiunta dei ministri dell’Interno italiano, di Malta e di Cipro, nonché del ministro greco dell’Immigrazione Inserito a Roma.

Partecipazione volontaria ‘deludente’

Ricordando gli impegni assunti a giugno dall’Unione Europea in Lussemburgo per stabilire “Meccanismo di solidarietà volontaria“Che avrebbe dovuto consentire il trasferimento di 10.000 persone nel primo anno in paesi diversi da quelli che sono entrati per primi, i quattro ministri si sono lamentati del risultato”.deludente“.

Il meccanismo è lento“E il numero delle operazioni di reinsediamento non ancora raggiunto” 10.000″.Rappresenta solo una piccola parte del numero effettivo di arrivi irregolari quest’anno”, aggiunge il comunicato stampa.

Questi paesi, più esposti all’arrivo di migranti con la Spagna, chiedono da anni un sistema di reinsediamento obbligatorio.

I quattro ministri hanno denunciato l’idea che “I paesi di primo ingresso potrebbero essere gli unici possibili punti di arrivo in Europa per gli immigrati illegali“e puntando il dito contro le ONG umanitarie che”Le navi private operano in completa indipendenza dalle autorità statali competenti“.

Stato di bandiera della nave responsabile?

E chiedono che ogni Paese alzi la propria bandiera per una nave umanitaria”.Esercita efficacemente giurisdizione e controlloDa quest’ultimo.

Così navi battenti bandiera francese, norvegese o tedesca attraccano regolarmente in Italia con grande dispiacere delle autorità della penisola che chiedono, invano, che i paesi battenti bandiera di queste navi si assumano la responsabilità dei migranti.

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In attesa di un nuovo accordo sulla gestione degli affari migrantiQuesto è efficace, equo e permanente“I quattro ministri sono considerati”Una discussione seria e urgente su come coordinare al meglio queste operazioni nel Mediterraneo“per essere sicuro che Le navi delle ONG rispettano le regole e che i paesi che le assegnano la bandiera”Si assumono le proprie responsabilità in conformità con i propri obblighi internazionali.

Chiediamo alla Commissione Europea e alla Presidenza di prendere le misure necessarie per avviare un simile dibattito‘ conclude il comunicato.

Da diversi anni i piccoli paesi europei del Mediterraneo, in prima linea di fronte alle ondate migratorie, chiedono aiuto sul tema delle migrazioni. L’avvento al potere di un governo di estrema destra in Italia, la terza economia più grande d’Europa, dà peso alle loro richieste.

Il primo ministro italiano Giorgia Meloni e il presidente francese Emmanuel Macron, divisi nei giorni scorsi sulla sorte dell’Ocean Viking, dovrebbero incontrarsi al vertice del G20 a Bali. Un vertice dei ministri dell’Interno dell’UE è previsto per la fine di novembre.

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