L’ultimo Grande Slam dei Blues

Thomas Seneke, Media 365: Inserito venerdì 25 febbraio 2022 alle 23:35.

Nel 2010, il XV di Francia ha conquistato il suo ultimo campionato perfetto, il famoso Grande Slam con cui Antoine Dupont ei suoi compagni di squadra tornano a correre dopo dodici anni. Uno sguardo a queste cinque vittorie storiche.

Scozia – Francia (9-18)

Matthew Bastarod ha pareggiato di un quarto d’ora e ha segnato al primo tentativo di Murrayfield the Blues in questo torneo del 2010, quando la Scozia ha aperto le marcature. L’eroe di giornata, il giocatore che allora giocava allo Stade Français, ha raddoppiato il vantaggio al 33′ e ha permesso al XV di portare la Francia in vantaggio 12-6, poi 15-6 nel primo tempo grazie a un calcio di rigore finale di Parra. Il distacco non si è spostato nel primo tempo e gli uomini di Mark Livemont hanno iniziato a vincere, a differenza dell’anno precedente, quando il difficile primo incontro in Irlanda si è concluso con una sconfitta (30-21). In apertura, François Triné-Duc è stato favorito rispetto a Frédéric Michalak, che non avrebbe iniziato nessuno dei cinque incontri articolati.

Francia – Irlanda (33-10)

La vendetta è impressionante allo Stade de France: l’allenatore rinnova quasi la stessa rosa titolare, ad eccezione degli esterni Alexis Pallison e Vincent Clerc, che sostituiscono Aurelien Ruggieri e Benjamin Vall. William Servat ha segnato il primo potente tentativo poco prima della mezz’ora (10-0), poi Bastarod ha infranto di nuovo per Trinh-Doc dando Yannick Gauzion, i Blues erano in vantaggio per 17-3 alla fine del primo tempo. Ancora Bastarod, un’ora dopo, trasferisce Clement Poitrino per il terzo tentativo francese (24-3). Gli irlandesi potrebbero aver salvato l’onore nel processo (27-10), e il successo è il portatore irreparabile di tutte le speranze dei Blues.

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Galles – Francia (20-26)

Nicolas Maas e Julien Pierre appaiono in primo piano, così come Julian Malzio sul palco. Ancora una volta l’assoluto capitano Thierry Dessoutiers ha conquistato la vittoria nel primo periodo, con due tentativi di Palisson (6) e poi di Trinh-Doc (39° posto), che, con qualche tiro in più, si porta in vantaggio per 20-0 fermando . Il gallese, che verrà eliminato dai francesi un anno dopo nelle semifinali del Mondiale in Nuova Zelanda, torna a piccoli sette punti all’ora di gioco dopo un tentativo di Lee Halfpenny (13-20) ma i Blues entusiasmo contenuto. Locale al Millennium Stadium. Fortunatamente, il traguardo finale di Shane Williams (20-26) alla fine dell’incontro era troppo tardi.

Francia – Italia (46-20)

In questi tempi, ha scoperto da quando, quando battere l’Italia era una mera formalità, era necessario evitare la trappola allo Stade de France per poter sopportare una finale imponente la settimana successiva contro l’Inghilterra. Confermate ancora una volta le primarie dall’intervallo grazie ai tre tentativi di Emanol Harinordoki (5) e alla doppietta di David Marty (16, 24) che portano il punteggio sul 22-3. Mark Andrews, un altro nuovo arrivato ai Three Quarters, prosegue sul cinquantesimo, imitato da Jauzion (56°) e Alexandre Labandry (64°) appena entrati. Il punteggio passa da un bel 46-6 a un meno soddisfacente 46-20, dopo due tentativi italiani a fine gara.

Francia – Inghilterra (12-10)

Sono quattordici i giocatori della precedente vittoria sull’Italia, più Bastarod tornato al centro al posto di Marti. Meno brillanti in questa crisi, e indubbiamente stressati dalla posta in gioco, i francesi scappano senza un solo tentativo ma con un drop di Triné Duc (quarto) e tre calci di rigore di Morgan Parra (18, 24, 34). Gli inglesi, invece, hanno segnato un gol al quinto minuto con Ben Foden, ma poi inciamperanno per tutta la partita sulla difesa azzurra. Johnny Wilkinson, che ha giocato, ha passato solo un rigore (12-10, 67). Il quindicesimo di Francia non ha segnato un solo punto nel secondo tempo ma chissenefrega. Ovviamente, la cosa principale è altrove.

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A tre anni dall’ultima vittoria, questo è stato il 23esimo campionato vinto dagli Habs – ancora l’ultimo fino ad oggi – e il loro nono titolo del Grande Slam della storia (il primo dal 2004). Il gusto di capitan Dusautoir: “Siamo stati meglio dell’Inghilterra. Ma per vincere dovevamo cercare qualcos’altro, più pragmatismo. Sotto la pioggia, con tutta quella pressione, abbiamo reagito bene. Per una volta gli inglesi non ci hanno battuto in un partita importante e date le circostanze”. Possiamo essere orgogliosi del risultato di questa partita”.

Mark Livemont “Orgoglioso, anche se non abbiamo imparato molto, ma abbiamo dimostrato molto coraggio e sicuramente anche molta fortuna”. Fabian Galthe e i suoi giocatori avranno inevitabilmente bisogno di più di tutto questo se finalmente vorranno seguire le orme dei loro glorificati anziani (e non dei vecchi). Prima tappa di sabato in Scozia, l’unica squadra imbattuta dall’ex compagno di campionato da quando è subentrato più di due anni fa.

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