L’influenza aviaria H5N1 negli uccelli e nei mammiferi migratori dovrebbe essere motivo di preoccupazione? -La modifica

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Il virus H5N1 altamente patogeno scoperto negli allevamenti di pollame sta ora colpendo i mammiferi (orsi polari, elefanti marini e gatti) dopo aver provocato un massacro tra gli uccelli selvatici. Preoccupati per un silenzioso “massacro” della biodiversità, gli scienziati temono anche che la malattia possa diffondersi agli esseri umani.

Scioglimento del ghiaccio marino causato dai cambiamenti climatici, dalla caccia, dall'inquinamento… Sappiamo che l'orso polare è minacciato da anni dalle attività umane. A questo elenco si aggiunge ora un elemento: l'influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI). L'influenza aviaria, causata da un ceppo mortale del virus H5N1, ha ucciso un orso polare nel nord dell'Alaska (USA) in ottobre. La conferma è avvenuta a fine dicembre Dalle autorità locali, dopo aver studiato i tessuti dell'animale, questa morte è considerata il primo caso triste al mondo. Secondo i ricercatori, la morte dell’animale emblematico nell’estremo Nord rivela un potenziale disastro ecologico perché la pianta non subisce da sola l’ira del virus. Lontano da questo.

Di solito, nel mese di ottobre, migliaia di elefanti marini riempiono le lunghe spiagge di ciottoli della penisola di Valdes, nella Patagonia argentina, per riprodursi. Ma nel 2023, molti mammiferi scuotevano dolorosamente la testa, con il muco che colava dai loro nasi prominenti, in mezzo…

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