Leonardo Tanno, la speranza dell’atletica italiana e figlio di… Rocco Siffredi

Leonardo Tanno, la speranza dell’atletica italiana e figlio di… Rocco Siffredi

Leonardo Tano, figlio del celebre Rocco Siffredi, è tutto tartan tutt’altro che ironico essendo nella top 50 in Europa per la stagione nei 60m ostacoli.

Grande folla il 13 febbraio al Palaindoor di Ancona, dove si stavano svolgendo i Campionati Italiani di atletica leggera indoor. Il campione olimpico nei 100 metri è stato Marcel Jacobs, il leader Fu sconfitto nei 60m da Samuele CiccarelliSconosciuto al battaglione. Ma quel giorno c’era un personaggio più famoso in disparte: Rocco Tanno, meglio conosciuto come Rocco Siffredi. L’attore pornografico italiano di 58 anni ha seguito il suo secondo figlio, Leonardo, nei 60 ostacoli. Questa bellissima taglia (1,95 m) è concessa in licenza al Club Atletica Meneghina mentre studia ingegneria meccanica al Politecnico di Milano. Ma difende i colori dell’Ungheria, il paese di sua madre, Rosa Tassi, che ha avuto una carriera difficile nel cinema.

Leonardo ha riferimenti alle distanze brevi, all’aperto e al chiuso, da cinque anni, ma questo inverno tutto è accelerato da quando ha battuto tre volte il suo record personale nei 60m ostacoli. Il 14 gennaio ha realizzato 7’87, diventando così il sesto miglior interprete europeo della stagione. Una settimana dopo, ha abbassato il suo tempo a 7’79. “Ha ereditato la mia testardaggine, anche se ha usato di più la testa” Poi suo padre ha reagito con umorismo. A livello nazionale ha vinto la sua serie in 7’88 per poi salire sul centesimo podio con il suo peggior tempo dell’anno: 7’97. All’inizio della stagione indoor, si classifica ancora come il 47esimo miglior giocatore europeo nel 2023 e secondo tra gli ungheresi dietro a Balint Seles, 24 anni, che è stato incoronato campione nazionale in 7’74.

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Leonardo, che si è anche lanciato nella carriera di modello, non è stato tentato di seguire le orme del padre. “Non mi importa davvero, e poi penso che sarebbe stupido fare qualcosa solo perché mio padre l’ha fatto prima. La mia vera passione sono le moto e i motori” Egli ha detto In Fiera della Vanità.

Campione di kart per sette anni, il giovane ha dovuto rinunciare a proseguire la sua carriera lì a causa delle sue misure. Si è dedicato all’atletica, per la quale ha interessanti competenze. Molto prima, nel 2015, a Tbilisi, ha ottenuto il 9° posto nella gara di salto in alto del Festival Olimpico della Gioventù Europea, Giochi Olimpici Giovanili Continentali U-18. Il fratello maggiore Lorenzo, di tre anni più grande, è affezionato alle nuove tecnologie e dà consigli al padre, che ora è dietro la macchina da presa dopo aver annunciato il suo ritiro.

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