l’enigma Yacine Adli accende l’Italia

l’enigma Yacine Adli accende l’Italia
Cosa c’è dopo questo annuncio

Yacine Adli è decollato. Formatosi al Paris Saint-Germain, club dove ha esordito tra i professionisti, il centrocampista ha poi difeso i colori dei Girondins de Bordeaux. Nonostante la sua buona volontà, non è riuscito a salvare la squadra della Gironda, retrocessa in Ligue 2 dopo una disastrosa stagione 2021-22. L’ultima in Francia da quando il 22enne ha firmato con il Milan nell’estate del 2021 per 10 milioni di euro. Prestato per una stagione al club con lo scapolare, Adli sapeva che sarebbe poi passato alla Lombardia per raccogliere una nuova sfida. E che sfida visto che è andato dai campioni d’Italia.

Una promettente preparazione estiva

Niente da spaventarlo, lui che appena messo piede a Milano ha mandato un messaggio forte. “Sono arrivato in un club completamente diverso con un gruppo di giocatori fantastici. Ora devo abituarmi ed essere pronto ad aiutare l’allenatore e la squadra e guadagnarmi un posto in prima squadra”. Quindi si è messo al lavoro. E nonostante la forte concorrenza, è stato particolarmente a suo vantaggio durante la preparazione estiva. Tecnicamente dotato, ha deliziato tutti essendo creativo, dinamico e prezioso a centrocampo. Il tutto pur mostrando già carattere e personalità pur essendo decisivo.

Qualcosa per accontentare il suo allenatore Stefano Pioli, che quest’estate è stato elogiato per lui. “È un giocatore molto interessante. È molto bravo tecnicamente, sa rendersi disponibile e portare verticalità. Dobbiamo ancora trovare in quale posizione possiamo sfruttarlo al meglio. Questo periodo ci permetterà di conoscerci meglio e di sapere in quale posizione può essere migliore in campo. È molto intelligente”. Pensavamo allora che i francesi, corteggiati da Djamel Belmadi e la selezione algerina, avevano tutto per vincere a Milano. Ma l’euforia dei primi momenti si placò rapidamente

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Non gioca dal 18 settembre

Sostituto, ha avuto pochissimo tempo di gioco dall’inizio ufficiale della stagione. Entrato 30 minuti contro il Bologna il 27 agosto, ha poi giocato 18 minuti contro il Sassuolo (30 agosto) poi 9 minuti contro il Napoli (9 settembre). Da allora, niente. In panchina l’ex Titi. Una situazione che sfida e preoccupa anche la stampa italiana, affascinata dall’uomo che quest’estate ha soprannominato “Dali”. Il Gazzetta dello Sport chissà questo venerdì “quando suona Adli?”. In effetti, la pubblicazione su carta rosa ritiene di sopportare il peso di una forte concorrenza.

“Si potrebbe dire che anche Adli è sfortunato. Dopo De Ketealere, ora è sbarrato da Diaz (…) Brahim Diaz gioca al suo posto e segna contro la Juve. E con l’infortunio del belga, toccherà ancora allo spagnolo che giocherà contro il Verona. E francese ? Ancora in panchina, fuori dalla lista della Champions League e con appena 57 minuti giocati in campionato, per un totale di tre segmenti di gioco. Yacine Adli, in buona forma durante le amichevoli estive, sta ancora cercando il suo posto. L’infortunio di De Ketelaere avrebbe potuto aprirgli una finestra da titolare, ma l’exploit di Diaz contro i bianconeri gli chiude le porte..

Un adattamento fluido

Dalla sua parte, Tutto Sport si interroga anche su un giocatore che in pre-campionato aveva infiammato i tifosi mostrando le sue qualità e la sua personalità. I media transalpini ritengono che Pioli non sia ancora riuscito a trovargli un posto e che il giocatore debba ancora abituarsi al ritmo facendo in modo che con lavoro e voglia riesca ad imporsi in futuro. Questa è anche l’opinione di Stefano Pioli, interrogato di recente su di lui. “Presto sarà pronto”, sbottò. Nel frattempo deve prendersi i guai con pazienza, lui che è terzo nella gerarchia dei centrocampisti con un profilo più offensivo dietro a Charles De Ketealere e Brahim Diaz.

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Il Gazzetta dello Sport pensa che non cambierà per il momento, ma rimane ottimista su Yacine Adli. “Prima di vedere il francese diventare il numero 1, dovremo aspettare. Durante questo periodo si allena, studia l’italiano e impara i precetti del “piolismo” a luci spente. Tonali, Leão e Kalulu, solo per citarne alcuni, hanno impiegato più di un anno per vincere a Milano. Potrebbe essere lo stesso per Adli”. Appreso in questa stagione al Milan, il centrocampista intende allargare le ali e trovare un posto in rossonero.

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