La stampa concorda sull’aria di déjà vu

Leggi sulla stampa – «pepita italiana“,”Un film che fa sentire bene“,”Conoscenza innegabile»… Il film italiano Gabriele Moschino seduce con il suo senso dell’umorismo comunicativo. Ma difficilmente brilla di originalità.

Come un salto indietro. Con questa commedia drammatica firmata Gabriel Mochino, lo spettatore è invitato a tornare nel 1982. Segue le avventure e la costruzione di quattro adolescenti: tre ragazzi, Giulio, Paolo, Riccardo; Gemma è l’unica ragazza di dieci anni più giovane di lei. Per quattro decenni, fino al 2020, questo film è stato la cronaca delle loro speranze, delusioni, amori e soprattutto della loro amicizia. Per alcuni, una copia esatta di “Ci siamo amati molto» di Ettore Scola.

«Ci sono film come questo che vincono tutto. Non stiamo cercando di valutare i loro piccoli difetti o qualità, ma piuttosto di prenderli per quello che sono, come amiamo qualcuno. Perché ci servono bene» Eve Gigli si fida di me Parigi e che conclude:L’Italia è la regina dei film epici sulla famiglia. È un film di benessere».

Un regista associato ai suoi personaggi, offre una versione condensata secondo Telerama . «Pieno di aggettivi-spettatore, sequenze vivaci e comunicative, canzoni popolari italiane e i 50 migliori successi, questo film corale è più giocoso che malinconico, presumendo un amore incondizionato per i suoi personaggi, che è imperfetto e quindi accattivante.» spiega Jérémie Couston.

Hanin vorrebbe riscoprirlo secondo lui Suono del nord : «Uno sguardo al retrò ti fa sentire a tuo agio»che dobbiamo riconoscere come qualità. “Attraversiamo strade. va al diavolo. Questa è la vita, cosa? Esplode sullo schermo, di buon umore per la comunicazione, e qualitativamente nostalgica, con una modestia di tono che la costringe a simpatizzare.»Chi apprezza il nostro collega figaro Eric Neuhoff.

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Impossibile per la stampa non confrontare questo film con le opere di Ettore Scola e Marco Tullio Giordana. “Perché fare una nuova versione di questo capolavoro Ci amavamo molto?‘ chiede Francois Forestier in il‘Oss . «Il film è simpatico, ma Gabriel Moschino non ha la grazia di Ettore Scola».

Una nota condivisa da Thierry Cheese Primo e Che collega questa uscita al mio film cult Ci siamo amati molto e I nostri anni migliori. «Solo che questi due film hanno una dimensione qui ridotta al minimo indispensabile: un incrocio degli eventi politici e sociali che hanno caratterizzato le rispettive epoche. Un appezzamento di terreno visto e rivisto migliaia di volte senza portare alcuna autenticità“Gridare.

«Confronti nei film di Gabriel Mochino” per Attraverso e Organizzazione mondiale della Sanità “Si trasforma rapidamente in un processo artificiale e ripetitivo» Con il suo effetto davanti alla telecamera. «L’intreccio dei destini con gioie, dolori e drammi chiaramente brilla a malapena con la sua originalità e non riesce a rinnovare il genere.» Conclude Corinne Reno Nateville.

«Muccino, con un approccio meno politico, vola più di quanto rappresenti l’evoluzione della società italiana, e nonostante la sua innegabile esperienza, ha una versatilità di 15 tonnellate. Tuttavia, il suo racconto del passare del tempo, portato da buoni attori, è simpatico.»Baptiste Theon conferma giornale della domenica . Un film per chi vuole (ri)scoprire le gioie di un gruppo di amici tra amore, tradimento, amicizia e riconciliazione.

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