Italia: ultimo atto degli anni di piombo

Pubblicato il 29 aprile 2021, 17:14

“Anno di piombo, ultimo atto”, titolo “La Repubblica”, che dedica la sua prima pagina all’arresto mercoledì da parte di Parigi di sette “terroristi rossi” fuggiti in Francia per evadere dal carcere in Italia per omicidi, tentativi di omicidio e creazione di bande armate. Tre sono ancora in fuga.

Il “Facce invecchiate” di questi sette italiani arrestati “Riportaci alla tragedia” dal decennio 1972 al 1982 in Italia. “Dobbiamo fare i conti lasciati aperti troppo a lungo, come se fossimo condannati a non chiudere mai questa storia”, scrive l’ex direttore del quotidiano Ezio Mauro.

Per il giornalista, è una sostituzione per il «Dottrina Mitterrand» che ha aperto un diritto di asilo agli ex terroristi offrendo loro ” uno stato di eccezione “ per sfuggire alle leggi italiane prese per contrastare “L’offensiva rivoluzionaria”.

Il presidente Emmanuel Macron la sostituisce con “Una sorta di corresponsabilità europea per la giustizia”. In altre parole, significa: “Siamo in Europa, è normale che le condanne vengano eseguite. “

Il figlio del commissario Luigi Calabresi, assassinato nel maggio 1972 da Giorgio Pietrostefani di Lotta Continua (ora settantasette anni), ha reagito con moderazione all’annuncio degli arresti: “La giustizia va rispettata, non devono esserci zone franche per un assassino, ma non posso provare soddisfazione nel vedere un vecchio, malato, messo in prigione dopo tanti anni”, ha detto Mario Calabresi. In ogni caso, secondo “La Repubblica”, non possono esserci giustificazioni o circostanze attenuanti come invocare gli attacchi fascisti o gli omicidi commessi dalle forze dell’ordine. Perché quelli veri ” innocenti “ gli omicidi terroristici sono le vittime e le loro famiglie in un paese democratico.

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JH-R.

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