Italia: il governo dichiara lo stato di emergenza per far fronte al crescente numero di migranti

Italia: il governo dichiara lo stato di emergenza per far fronte al crescente numero di migranti

Di fronte all’eccezionale aumento dei flussi migratori lungo le rotte del Mediterraneo, il governo italiano ha dichiarato lo stato di emergenza su tutto il territorio nazionale. Questo provvedimento, che durerà sei mesi, costerà al governo di Giorgia Meloni il finanziamento iniziale di cinque milioni di euro.

L’Italia vuole controllare i suoi confini. Martedì 11 aprile il governo di Giorgia Meloni ha dichiarato lo stato di emergenza nel tentativo di contrastare l’eccezionale aumento del numero di migranti giunti nelle ultime settimane sul territorio nazionale attraverso le rotte del Mediterraneo.

“Abbiamo deciso di imporre lo stato di emergenza in materia di migrazione al fine di fornire risposte più efficaci e rapide per gestire i flussi”, ha affermato il presidente del Consiglio italiano.

Il provvedimento, proposto dal ministro della Protezione civile e delle politiche marittime, Sebastiano “Nello” Musumesi, sarà in vigore per sei mesi. Costerà al governo di Giorgia Meloni circa cinque milioni di euro. Tale importo sarà sbloccato per diverse regioni del sud del Paese più colpite dall’arrivo di un gran numero di migranti.

Sebastiano Musumeci ha dichiarato all’ANSA: “Abbiamo accolto la richiesta del ministro dell’Interno Matteo Bentedosi, consapevoli della gravità del fenomeno, che è aumentato del 300%”, considerando che “la soluzione è legata solo alla sensibilizzazione e razionalità.” Intervento responsabile dell’Unione europea».

Procedure e procedure più veloci

Come primo passo, con questo stato di emergenza, sarà possibile per il Governo della Georgia Meloni attivare procedure e modalità più rapide per offrire soluzioni di accoglienza degli immigrati in tempi brevi e con standard adeguati.

Inoltre, secondo la Protezione Civile e la Croce Rossa Italiana, l’esecutivo dovrà aumentare e potenziare le strutture per il rimpatrio delle persone non idonee a soggiornare in Italia, accelerando le procedure di identificazione e di espulsione.

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Nel 2021 i residenti stranieri (5.193.669 a fine anno) rappresentano l’8,8% del totale della popolazione residente e il 10% degli occupati, secondo i dati infrannuali 2021 forniti daIstituto Superiore di Sanità (Istituto Superiore di Sanità Italiano).

Dei poco più di 5 milioni di cittadini stranieri residenti in Italia, circa 2,5 milioni sono cittadini europei (di cui 1,4 milioni provenienti da paesi appartenenti all’Unione Europea), 1.150.627 sono cittadini africani (il 22,2%, per la maggior parte provenienti da paesi dell’Africa settentrionale e occidentale) e 1,1 milioni (22,6%) dall’Asia.La popolazione del continente americano è di circa 387.000 persone in Italia (7,5%), per lo più provenienti dal Centro e Sud America”, si legge sul sito dell’Iss.

Secondo le Nazioni Unite, il primo trimestre del 2023, tra gennaio e marzo, è stato il più mortale per i migranti che hanno attraversato il Mediterraneo dal 2017 con 441 persone disperse nel tentativo di raggiungere l’Europa.

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