Houdeng-Goegnies, custode della storia dell’immigrazione italiana



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È un luogo simbolico. Oltre che turistico. Era la mensa italiana situata lungo du Canal du Centre, un luogo ricco di storia. Lì, tutt’intorno alla terrazza cerimoniale e gourmet, si trovano le vecchie caserme che ospitavano gli italiani assunti subito dopo la seconda guerra mondiale per lavorare nelle fabbriche Boël a La Louvière.



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Da tre anni il sito è rianimato grazie a una giovane coppia di Louviérois, Pamela e Adriano Bican, dinamici operatori delle Cantine des Italiens. Balcone dall’aspetto nuovo, arredamento confortevole e tettoie enormi, tutto è lì per consentire ai clienti di divertirsi. Soprattutto perché il menu è eccellente. E l’atmosfera è piacevole. Grande ritorno quando sai cosa c’era prima. Tanto tempo fa. Per ricordarlo basta uno sguardo. Il balcone si affaccia sulla caserma, tutta costruita da Le fabbriche Boël nel 1946 per i suoi lavoratori immigrati italiani Sono stati reclutati per sopperire alla carenza di manodopera nella zona.



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Per buone e curiose notizie. Piccolo museo che ripercorre la storia di questa migrazione. Come ci sono arrivati ​​gli italiani? con Cosa? per fare ciò che? Tutto qui è spiegato in modo didattico grazie a un breve corso ricco di cose del passato. Un’occasione per fermarsi in una stanza e vedere una piccola borsa di cartone sul letto di ferro. La famosa borsa che racchiudeva i ricordi di una vita al sole.



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Transizione difficile per gli immigrati che sono arrivati ​​e hanno scoperto le condizioni abitative e lavorative belghe, resa ancora più difficile dal freddo invernale. Che delusione… Neanche Eldorado prometteva bene. Qui, abbiamo condiviso la nostra stanza. Otto in totale, composti da sei a otto posti letto. Viviamo insieme grazie alla promessa di un domani migliore.

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L’intimità dei lavoratori che vivevano lì per mangiare e dormire si raccoglieva vicino al loro posto di lavoro: erano tutti celibi. Non c’erano famiglie. Solo uomini, alcuni dei quali hanno lasciato tracce del loro passaggio (documenti periodici, foto…). Una visita è utile e necessaria per comprendere la ricchezza di questo meraviglioso patrimonio umano e architettonico.

Dove: Houdeng-Goegnies, via Tout-Y-Faut, 90



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