Condannato per aver ucciso la compagna con 57 coltellate, è stato rilasciato perché sovrappeso

Condannato per aver ucciso la compagna con 57 coltellate, è stato rilasciato perché sovrappeso

Dopo essere stato condannato a 30 anni di carcere l’anno scorso, un italiano è appena stato rilasciato a causa del suo peso e del consumo eccessivo di tabacco. Malcontento con i genitori della vittima.

Questa è un’informazione che ha suscitato un enorme scalpore sin dalla sua rivelazione. Giovedì scorso, 9 novembre, è stato rilasciato dal carcere Dimitri Frecano, un italiano di 35 anni condannato a 30 anni di carcere penale per l’omicidio della sua ragazza nel 2017. Lo riferiscono i media italiani OggiIl tribunale di sorveglianza di Torino ha deciso di metterlo agli arresti domiciliari a causa dell’obesità e della dipendenza dal tabacco.

È stato stabilito che le sue condizioni di salute non erano compatibili con la sua detenzione in carcere. La corte ha stabilito che doveva seguire una dieta specifica e che la cucina del carcere non era in grado di fornirgli pasti adeguati. La giovane trentenne, il cui peso ha raggiunto i 200 chilogrammi, soffre particolarmente di problemi di movimento.

Ha detto alle telecamere della tv italiana: “Vivo su una sedia a rotelle. Non mi lavo da anni perché non potevo farlo. Non potevo uscire dalla mia cella”. Pomeregio Sincronizzazione Chi lo ha interrogato dopo che è uscito di prigione.

“Metto la mia vita in pericolo ogni secondo”

Gli episodi per i quali è stato condannato risalgono al giugno 2017. Mentre trascorreva le vacanze in Sardegna con la compagna, Erika Preti, 28 anni, la uccise con 57 coltellate dopo che tra loro era scoppiata una lite.

Nel tentativo di sfuggire alla giustizia, ha esordito dicendo di essere stato vittima di un tentativo di rapina andato storto, che ha portato alla morte della sua compagna. Alla fine ha ammesso i fatti ed è stato condannato l’anno scorso.

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Interrogato sull’efferato omicidio da lui commesso, l’uomo ha parlato della sua situazione attuale ai giornalisti di Canale italiano.

“Non vivo da sei anni (…) sono impazzito e ho preso duecento chilogrammi (…) Ho messo in pericolo la mia vita ogni secondo.”

Per i genitori della vittima questo annuncio è incomprensibile. Il padre ha detto a Erica Pretty: “È vergognoso che un assassino, condannato a 30 anni di carcere, possa tornare a casa perché obeso. Quest’uomo dovrebbe tornare in prigione, questo è l’unico posto in cui dovrebbe essere”. La sua più grande paura ora è incontrarlo per strada o nello studio del medico.

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