Rilanciare l’economia italiana, investire nel sud del Paese e ammodernare le infrastrutture necessarie per ripristinare la competitività. Questi elementi sono la pietra angolare del piano di ripresa italiano avallato dal presidente della Commissione europea durante il suo viaggio a Roma martedì.
L’Italia è il principale beneficiario della strategia di ripresa dell’UE poiché le autorità riceveranno quasi 200 miliardi di euro per combattere la pandemia. Ma in cambio di questo sostegno, il governo dovrà intraprendere delle riforme. “Abbiamo proposto un ambizioso piano di riforma, un piano di investimenti che vuole rendere l’Italia un Paese più equo, competitivo e sostenibile nella sua crescita.Lo conferma il premier italiano Mario Draghi.
L’incontro tra i due dirigenti si è svolto a Cinecittà, la città del cinema. Gran parte degli aiuti sarà destinata a sostenere questo settore, particolarmente colpito dalla crisi economica. Ma molti si chiedono quanto sarà efficace questa leva nel rilanciare l’economia.
Per alcuni specialisti, la crisi del coronavirus ha soprattutto intensificato la debolezza strutturale che è peggiorata negli ultimi 20 anni. “Nel 2000 il PIL pro capite italiano era del 20% superiore alla media europea. Poco prima della pandemia, questa cifra era inferiore del 6% rispetto alla media europea”, conferma Cesar Pozzi, Professore di Economia Industriale alla Lewis University.
Lo stesso giorno, Ursula von der Leyen si è recata a Berlino per incontrare la cancelliera Angela Merkel e per verificare il piano di ripresa tedesco. Con questo tour in Europa, il capo della commissione spera di ripristinare lo slancio economico e politico per voltare pagina sulla pandemia.
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