Un dubbio abbellimento di una pizzeria tedesca che sconvolge l’Italia

Un dubbio abbellimento di una pizzeria tedesca che sconvolge l’Italia
Attraverso Juliet Hoodeder | Postato il 06/02/2021 alle 07:00 | Aggiornato il 06/02/2021 alle 07:00

La decorazione “mafiosa” di una pizzeria a Francoforte lo scorso dicembre ha fatto arrabbiare il pubblico italiano. Infatti, il proprietario del ristorante ha scelto di intitolare il suo locale ai famosi giudici antimafia Falcon e Borselino uccisi da Cosa Nostra. Il riavvicinamento ha suscitato indignazione e il caso è stato deferito in tribunale, provocando una piccola crisi diplomatica.

Giovanni Falcon e Paolo Borsellino sono due giudici siciliani che hanno lottato contro la morsa della celebre mafia. Assassinati per il loro impegno al servizio della giustizia, e da allora sono cresciuti in Italia come un simbolo.

Come riporta Il Fatto Quotidiano, “A Francoforte, in Germania, un uomo di nome Constantin Ulbrich ha deciso di chiamare la sua pizzeria” Falcone e Borsellino “. Questa opzione è stata concepita come un tributo, e si è rivelata una vera mancanza di stile in termini di Sul muro i ritratti dei due giudici uccisi nel 1992 accanto alle immagini di Marlon Brando, traduttore di Vito Corleone ne Il Padrino, si possono anche vedere tracce di proiettili sui muri che rappresentano l’effetto balistico.

La fusione della mafia e delle due persone scomparse ha insultato l’opinione pubblica italiana così come le famiglie delle vittime. Maria Falcon, sorella di un giudice, ha presentato ricorso ai tribunali tedeschi, chiedendo il cambio del nome della pizzeria. I tribunali hanno respinto la sua affermazione, condannando il giudice Falcon e la sua lotta contro la mafia in Germania, secondo cui la sua morte risaliva a più di trent’anni.

La stampa italiana è stata irritata da questa decisione, in particolare il quotidiano La Stampa di Torino che ha dichiarato: “Il nome di Giovanni Falcon è strettamente legato agli sforzi internazionali sul fronte della mafia. Non riconoscere l’importanza della sua eredità è come dire che Pelé o Di Stefano non esisteva perché suonavano prima di Più di trent’anni e in posti diversi dalla Germania “.

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Il caso è stato poi ripreso dalla classe politica italiana poiché il ministro della Giustizia Alfonso Bonafide ha affermato di aver scritto una lettera alla sua controparte tedesca in merito alla controversia.

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