Torna a Roma il Festival franco-italiano Girogiocorto Film Festival

Torna a Roma il Festival franco-italiano Girogiocorto Film Festival

Roma nel segno del cinema con il Girogiocurto Independent Short Film Festival. Il 13, 14 e 19 dicembre si svolgerà la settima edizione di proiezioni da scoprire al Centro dell’Istituto Francese di Saint-Louis e al Cinema Troisy.

Ogni anno al Girogiocorto Festival viene presentata una selezione di cortometraggi, tra cui proiezioni in francese e italiano, incontri con registi e una giuria composta da professionisti del cinema.
Giroggiocurto nasce nel 2016 su iniziativa di Matteo Bonani e Gianlorenzo Lombardi, come festival itinerante che si snoda tra Roma e Parigi, dove il gemello franco-italiano è al centro del progetto. Il festival vuole onorare i giovani registi, le promesse del cinema indipendente, perché sono pochi gli eventi a Roma, e in Italia in generale, dedicati al “piccolo cinema”, ai cortometraggi.

In totale, durante questa settima sessione verranno proiettati 18 cortometraggi. Senza dimenticare la partecipazione di altri Paesi che fanno parte del mosaico cinematografico mondiale.

Le prime due serate si svolgeranno presso il Centro dell’Istituto Francese di Saint Louis, il 13 dicembre dalle 19:30 e il 14 dicembre dalle 19:00.
La serata di giovedì 14 dicembre si concluderà con un aperitivo per permettere al pubblico di scambiarsi e condividere un momento di familiarità al termine delle rappresentazioni.
La serata finale che chiuderà il festival si svolgerà nel cuore di Trastevere, al Cinema Troisi, il 19 dicembre alle 19:45.
Questa sera si terrà la cerimonia di premiazione.

Dai un’occhiata ad una selezione di cortometraggi

Molti dei cortometraggi hanno come protagonisti attori famosi, come Antonio Pano La vita di Carlo E il film Seconda Guerra Tiburtina E dentro Barbara Ronchi Non stampare tutto. L’attrice ha vinto il Premio David Di Donatello settembre Di Julia Louise Steigerwalt Quest’anno.

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Castells de Blanca Camille Galle (Francia – 22′)
Il primo del Festival Gerojicorto, film catalano, è stato già selezionato per il Premio César 2024, nella categoria “Short Fiction”.
Lara rompe con Boris e torna nella sua città natale, Barcellona. I suoi nuovi sogni, desideri e aspirazioni si trasformeranno insieme ai suoi amici, amanti e alle tradizioni catalane di El Castile.

Ciarapala Lemino Capuano (Italia – 20 minuti)
Questo cortometraggio affronta un argomento che ha toccato direttamente o indirettamente il pubblico, o risuona, come un problema di salute pubblica nella nostra società: la depressione. Un cortometraggio toccante che mette in discussione l’incertezza e l’ansia del futuro.
Dario, da poco in pensione, soffre di inspiegabili attacchi di pianto. Un giorno decide di andare a trovare il figlio Memo ma quest’ultimo, imbarazzato da questa inaspettata intrusione, evita l’incontro. Dario poi trascorre la giornata con Clara e Mirko, coinquilini di Memo. Alla fine della giornata, padre e figlio si incontrano e discutono della loro comune paura del futuro.

Una passeggiata di Meriem Ndiaye (Francia – 24 minuti)
Un cortometraggio che solleva il tema dell’immigrazione.
Negli anni ’80, Serra, una ragazza del Mali di 26 anni, viveva una vita pacifica in Francia con suo marito, Malik, e sua figlia, Abby. La sua vita quotidiana si svolge in Soninké, l’unica lingua che conosce, l’Abi. Parla male il francese, quindi la sua scuola si offre di mandarla a un corso di adattamento. Albie successivamente incoraggiò i suoi genitori a usare il francese a casa. Esseri serali.

Taxibull Tommaso Santambrogio (Italia – 50 minuti)
Uno dei rari mediometraggi girati a Cuba da un regista italiano.
La storia si svolge per le strade di Cuba, dove Lav Diaz – un famoso regista filippino – e Gustavo Flecha – un loquace tassista cubano – si ritrovano a discutere di politica, immigrazione, condizioni sociali e amore. Attingendo a molte storie ed esperienze personali, dipingono un quadro storico della situazione nei loro paesi.

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Dovremmo essere tutti futuristi di Angela Norelli (Italia – 11 minuti)
Il cortometraggio è stato selezionato per la Biennale di Venezia del 2023 per il suo lavoro sulle immagini d’archivio. Tra gli anni Dieci e Venti, in una corrispondenza allusiva, Rosa confida un segreto all’amica Georgina: l’uomo e la macchina di cui parla Marinetti non è il futuro prossimo degli uomini, come dicono i futuristi. È un regalo per le donne e Georgina può riceverlo per posta.

Veuve di Clara Ziegler (Francia – 10′)
Il lavoro è diretto dalla regista francese Clara Ziegler.
donna. Uomo. Appartamento in costruzione. Il gioco è iniziato. I dadi vengono lanciati.

Contributo libero per le prime due serate. Ingresso gratuito al Cinema Troisi.
Un’occasione per sostenere il festival
attraverso il Piattaforma Co-Fi.

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About the Author: Drina Lombardi

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