Silvio Berlusconi, ancora e ancora

Silvio Berlusconi è un personaggio storico della vita politica italiana (detiene il record di longevità da presidente del consiglio, nove anni, ed è ancora alla guida del partito che l’ha creato, Forza Italia), ma anche di altri ambiti, dallo sport (ex titolare del Milan fino al 2017) All’economia (fininvest holding nel capitale di molte aziende) attraverso i media (leader di Mediaset, il principale gruppo mediatico italiano).

Speciale rapporto con i media

Silvio Berlusconi possiede diverse aziende, redazioni, canali televisivi e persino case editrici di libri grazie al suo gruppo Fininvest. Possiede Canale 5, Italia 1 e Rete 4 che rivaleggiano con la RAI, il canale del servizio pubblico. Durante i suoi anni come presidente del consiglio, non ha esitato a utilizzare la RAI per fini politici, e spesso l’opposizione lo biasima per la parzialità delle informazioni trasmesse dalla televisione italiana. Possiede anche Il Giornale, dove non esita a presentarsi e a trasmettere le sue idee politiche.

Così si è fatto una vera e propria pagina pubblicitaria sul numero del 13 gennaio del quotidiano milanese, presentandosi come un “campione della libertà” e una “persona buona e generosa”. Di seguito è riportato un elenco di 25 attributi della gloria di Cavalier, man mano che le intenzioni di candidatura di Berlusconi diventano più pressanti. Il giornale si è ufficialmente difeso, spiegando che questa iniziativa era opera dei parenti di Berlusconi. Il giornale è però di proprietà proprio della famiglia Berlusconi, la cui influenza sulle redazioni è innegabile. Fininvest possiede oltre il 50% di Anorldo Modadori Editore, il principale gruppo editoriale transalpino con un fatturato di oltre 1 miliardo di euro.

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Berlusconi, infatti, è al timone di una rete tentacolare a tutti i livelli del potere italiano. È ben affermato in campo politico, economico, sportivo e persino giornalistico. Un articolo di Paola di Caro, del Corriere della Sera del 3 febbraio, illustra questa forza. Ho riportato una voce secondo cui Meloni, leader dell’organizzazione FdI Fratelli d’Italia (FdI) avrà meno spazio sui canali televisivi di Berlusconi (sono state cancellate alcune delle partecipazioni di FdI a programmi Mediaset) mentre le loro differenze sembrano essere più pronunciato. Anche se il coordinatore del partito di Meloni, Guido Crosetto, ha voluto rassicurare l’opinione pubblica dichiarando che “Berlusconi non farebbe mai una cosa del genere”, questa tensione dimostra il potenziale mediatico che Berlusconi ha ancora per indebolire i suoi oppositori e influenzare direttamente e indirettamente la vita politica italiana.

Ritorno alla ribalta nella vita politica

In linea con la sua reputazione di fantasma eterno, Silvio Berlusconi ha firmato il suo ritorno sulla scena politica italiana durante le elezioni presidenziali italiane, qualche anno dopo, quando era più conservatore. Benché alla fine rinunciò alla candidatura (il vicedirettore democratico Giuseppe Provenzano definì le sue intenzioni di candidatura “barzellette tristi”), Berlusconi, indebolito da problemi di salute, riuscì comunque a impedire a Mario Draghi di presentarsi al Quirinale. Negli ultimi giorni sono stati i suoi post sul reddito a fare balzare sulla stampa italiana, rilevando che è stato per diversi decenni il politico più ricco d’Italia e che non esita a cancellare alcune transazioni dalle sue dichiarazioni dei redditi. Se la stampa italiana è sempre stata alimentata da numerosi scandali che hanno rovinato la carriera di Cavalier, la copertura mediatica sulla personalità di Berlusconi mostra che è ancora al centro dell’attenzione politica.

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Costruire il “Grand Center”, l’ultimo progetto di Berlusconi?

Il Cavaliere intende anche rilanciarsi proponendo la creazione di un ‘Grand Centre’ italiano. Ha infatti respinto il progetto di creare un grande partito di destra in stile americano, avviato dal leader della Lega Matteo Salvini. Berlusconi sembra invece volersi separare da questo stanco alleato, che si è distinto durante le elezioni presidenziali per battute d’arresto dell’ultimo minuto e proposte surrealiste di candidati. L’ex capo tripartito del consiglio sta ora cercando di proiettare un’immagine pacifica, lontana dalle controversie che hanno costruito la sua reputazione, per sedurre gli elettori centristi che sono sensibili ai conflitti e cercano stabilità. In questa logica Forza Italia guarda ai partiti centristi italiani, Italia Viva di Matteo Renzi e Coraggio Italia. Questa possibile creazione della “grande posizione” italiana interessa le istituzioni elettorali, che cercano di valutare il peso politico di un’alleanza centrista.

Alcuni giorni fa Ipsos ha condotto un sondaggio d’opinione sul potenziale elettorale di questo centro in costruzione, stimato in oltre il 15%. Queste cifre dovrebbero motivare Berlusconi a continuare il suo riorientamento politico. Tuttavia, come ricorda Roberto Delimonti, specialista in sistemi elettorali, l’emergere di un tale partito politico dipende in gran parte dalla futura legge elettorale italiana, a un anno dalle prossime elezioni legislative. D’altra parte, se una cosa è certa, è che a 85 anni Il Cavaliere non sembra pronto a uscire dalla scena politica e mediatica.

Clemente Lefevre

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