Rifiuti importati illegalmente dall’Italia: la Tunisia accoglie con favore gli sforzi “seri” dell’Italia

La Tunisia ha salutato, domenica, gli sforzi “seri” compiuti dall’Italia per risolvere la questione dei rifiuti italiani importati illegalmente.

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In un comunicato stampa, anche il Ministero degli Affari Esteri, della Migrazione e dei Tunisini all’Estero si compiace degli sforzi compiuti da tutte le parti tunisine per dirimere questo fascicolo, citando in particolare la Presidenza della Repubblica, la Presidenza del Governo, il Ministero dell’Ambiente e società civile.

Il Dipartimento degli Affari Esteri ha elogiato gli “ottimi” rapporti instaurati tra Tunisia e Italia, adducendo un desiderio “sincero” dei vertici dei due Paesi di preservare gli “storici” legami di amicizia tra il popolo tunisino e quello italiano.

Allo stesso modo, il ministero ha evidenziato l’impegno profuso dalla Tunisia in questi mesi e la sua mobilitazione diplomatica “intensa” per la restituzione, quanto prima possibile, dei rifiuti italiani.

“L’11 febbraio 2022 è stato firmato un accordo di cooperazione istituzionale tra Tunisia e Italia in merito al rispedizione dei rifiuti nel Paese di origine (Italia)”, ha indicato il Ministero dell’Ambiente.

L’accordo in questione “definisce gli impegni che incombono a ciascuna delle parti in merito al rimpatrio, in primo luogo, di 213 contenitori di rifiuti, attualmente stoccati al porto di Sousse, in Italia”, precisa il ministero. “La rispedizione di questi rifiuti è avvenuta a bordo della prima nave “Arkas”, il 19 febbraio 2022”.

La rispedizione del resto dei rifiuti, che vengono stoccati in un magazzino a Sousse danneggiato da un incendio a dicembre, è oggetto di “consultazioni” tra le due parti, aggiunge il ministero.

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