Perseguito per aver bloccato i migranti in mare, Matteo Salvini afferma di aver “reso un servizio” all’Italia

Perseguito per aver bloccato i migranti in mare, Matteo Salvini afferma di aver “reso un servizio” all’Italia

Prosegue a Palermo il processo contro la ong Open Arms, in cui il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini è accusato di “sequestro di persona” e rifiuto di atto d'ufficio. Nell'agosto 2019, quando era ministro dell'Interno, Salvini ha bloccato lo sbarco di 147 migranti dalla nave della ONG spagnola a Lampedusa. Il ministro verrà ascoltato oggi, mentre nella prossima udienza, prevista per il 16 febbraio, inizierà l'udienza dei testimoni indicati dalla difesa di Salvini.

Salvini: “Orgoglioso di quello che ho fatto”.

In un messaggio pubblicato sui social, in cui lo si vede entrare in aula, Salvini torna sulla tesi secondo cui avrebbe difeso la sicurezza e i confini del paese. “Pronto a parlare in aula durante questo processo per il quale rischio15 anni dal carcere, per aver difeso, come Ministro dell'Interno, la sicurezza e i confini del mio Paese. Testa alta, orgoglioso di quello che ho fatto”, ha detto Salvini.

Oscar Camps: “Salvini è responsabile delle sue azioni”.

Il fondatore di Open Arms, Oscar Camps, è fondamentale. “È degno di un ministro di una repubblica democratica costringere 160 persone vulnerabili, tra cui donne e bambini, attendere 19 giorni prima di poter essere soccorsi, nel porto di sbarco più vicino? Noi pensiamo di no. Ci vediamo domani in tribunale», ha scritto giovedì 11 gennaio al X. Venerdì, in tribunale, ha rivolto un commento ai giornalisti presenti. “Sto aspettando che sia fatta giustizia e rispondere delle conseguenze delle sue azioni” ha detto il signor Camps.

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