L’Italia non vuole più accogliere i migranti salvati dalle ONG straniere

L’Italia non vuole più accogliere i migranti salvati dalle ONG straniere

Le ONG che aiutano i migranti nel Mediterraneo dovranno sbarcarli nei paesi di cui battono bandiera le loro imbarcazioni, in particolare in Germania, se non si troverà un compromesso migliore sullo status di queste ONG nel quadro della Patto di asilo e immigrazionedichiarato venerdì a Malta Giorgia Meloni.

Il capo del governo italiano respinge un emendamento presentato dalla Germania sullo status e il ruolo delle ONG in occasione del voto di giovedì a Bruxelles sulla riforma del Patto di asilo e immigrazione. Il testo è stato approvato dai Ventisette ma l’Italia, che si è detta sorpresa per il ritardo nella presentazione delle proposte tedesche, ha espresso riserve e ha chiesto un periodo di riflessione.

“Non possiamo giocare in solidarietà con i confini degli altri”

Questo emendamento è “un passo indietro” e “proponiamo quindi un altro emendamento in base al quale il Paese responsabile dell’accoglienza dei migranti trasportati su una nave di una Ong è quello della bandiera di questa nave”, ha spiegato Giorga Meloni alla stampa a margine di una conferenza stampa. vertice dei paesi mediterranei dell’Unione europeasi sono incontrati venerdì a Malta per concordare le loro posizioni sull’immigrazione.

“Non possiamo giocare in solidarietà con i confini degli altri”, ha aggiunto. Secondo le informazioni riportate dai media italiani, l’emendamento italiano è stato respinto giovedì dai ministri dell’Interno riunitisi a porte chiuse a Bruxelles.

Berlino nel mirino di Roma

Roma accusa Berlino di finanziare diverse ONG umanitarie nel Mediterraneo, alcune delle quali operano sotto bandiera tedesca. Giorgia Meloni ha scritto questa settimana al cancelliere Olaf Scholz per esprimere il suo “stupore” per questi sussidi.

READ  Nuovo decreto Natale, i vincoli definitivi approvati da Conte- Corriere.it

Secondo un conteggio effettuato venerdì dall’AFP sui siti di monitoraggio del traffico marittimo, una nave della ONG tedesca Sea-Watch è ancorata nel porto dell’isola di Lampedusa, e altre cinque stanno effettuando missioni di salvataggio al largo. dalle coste libiche e tunisine.

Il ministro degli Esteri tedesco, Annalena Baerbock, ha difeso giovedì il ruolo delle ONG che aiutano i migranti che cercano di entrare in Europa attraverso l’Italia. “Salvare le persone dall’annegamento in mare è un obbligo giuridico ed europeo”, ha sottolineato.

Tre volte più naufragi quest’estate rispetto al 2022

Dopo oltre una settimana di calma legata al maltempo, venerdì sono ripresi gli arrivi di migranti via mare sull’isola italiana. Tra giugno e agosto, almeno 990 persone sono naufragate nel Mediterraneo centrale – partendo dal Nord Africa e dalla Turchia per raggiungere l’Italia e, in misura molto minore, Malta, transitando il più delle volte attraverso la Libia -, ovvero tre volte di più rispetto al periodo precedente. estate, secondo un conteggio pubblicato venerdì dall’Unicef, che deplora la trasformazione di questo mare in un “cimitero dei bambini e del loro futuro”.

Circa 11.600 “minori non accompagnati” hanno tentato di recarsi in Italia tra gennaio e metà settembre a bordo di imbarcazioni di fortuna, ovvero il 60% in più rispetto allo stesso periodo del 2022, ha detto l’agenzia all’AFP. delle Nazioni Unite per l’infanzia.

Le ONG contribuiscono a questo afflusso?

L’esecutivo di Giorga Meloni, salito al potere un anno fa difendendo un programma risolutamente anti-migranti, ritiene che la presenza di navi umanitarie in mare contribuisca al loro afflusso. Le ONG sostengono di recuperare meno del 10% delle persone che effettuano la pericolosa traversata, e la stragrande maggioranza arriva da sola o viene prelevata dalla guardia costiera o dalla Marina italiana.

READ  Nuovo incendio divampa in Italia, Grecia e Turchia

You May Also Like

About the Author: Cosimo Fazio

"Evangelista di zombi. Pensatore. Creatore avido. Fanatico di Internet pluripremiato. Fanatico del web incurabile".

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *