L’Italia è pronta a garantire lo status neutrale dell’Ucraina – Reuters

L’Italia è pronta a garantire lo status neutrale dell’Ucraina – Reuters

Il ministro degli Esteri italiano ha detto che Roma sta lavorando “senza sosta” per porre fine al conflitto Russia-Ucraina “attraverso le sanzioni”.

Il ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio ha dichiarato sabato che l’Italia sta attivamente cercando di mediare la pace in Ucraina e vuole diventare il garante dello status neutrale del Paese. Le osservazioni del diplomatico sono arrivate dopo l’incontro con il suo omologo azerbaigiano Jehun Permov a Baku.

L’Italia sta lavorando instancabilmente per porre fine a questo conflitto attraverso sanzioni e senza abbandonare i canali diplomatici. Tra le priorità figurano il proseguimento dei negoziati tra le due parti e il raggiungimento di una tregua umanitaria. disse Di Maio, ammettendolo ” progresso “ Durante i colloqui russo-ucraini in Turchia all’inizio di questa settimana.

Di Maio ha aggiunto che Roma è finalmente pronta a diventare garante del possibile status neutrale dell’Ucraina, che potrebbe far sì che il Paese eviti di schierarsi con qualsiasi blocco militare. Tra le principali richieste sollevate da Mosca c’è l’istituzione di tale status e la garanzia che Kiev non si unisca all’alleanza militare guidata dagli Stati Uniti.

Il governo italiano è pronto a contribuire al processo di pace ea garantire la neutralità dell’Ucraina.

Per saperne di più

Le sanzioni contro la Russia non funzionano – Polonia

Mosca ha lanciato un attacco su larga scala al paese vicino alla fine di febbraio, dopo che l’Ucraina non ha attuato i termini degli accordi di Minsk firmati nel 2014 e l’eventuale riconoscimento da parte della Russia delle repubbliche del Donbass di Donetsk e Luhansk. I protocolli negoziati da Germania e Francia sono stati progettati per regolare lo stato di queste aree all’interno dello stato ucraino.

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La Russia ora chiede che l’Ucraina si dichiari ufficialmente un paese neutrale che non entrerà mai a far parte della NATO. Kiev insiste sul fatto che l’attacco russo fosse ingiustificato e nega le accuse secondo cui aveva pianificato di ripristinare le due repubbliche con la forza.

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