La “villa Putin” a Gelendzhik svelata da Navalny (dalla prigione)

19 gennaio 2021-20: 52

Una cittadella di 14.000 metri quadrati vicino a Gelendzhik, sul Mar Nero, sulla quale il presidente avrebbe stabilito una no fly zone: sarebbe il ricavato di una maxi tangente. L’ufficio di Putin nega tutto

di Irene Soave

Un palazzo principesco da oltre 14mila metri quadri sulle rive del Mar Nero, circondato da vaste proprietà “Come 39 volte il Principato di Monaco”. Questo è tutto, secondo Alexey Navalny, il segreto dei segreti della Russia di oggi. Perché questa specie di Versailles sarebbe effettivamente appartenuta Vladimir Putin.

Il principe degli oppositori sfida Putin a testa alta dalla sua cella con un’indagine sulla genesi e l’attuale gestione del palazzo, che sarebbe costato oltre 1,1 miliardi di euro e sarebbe stato “dato” al presidente come tangente. “È la struttura più segreta e sorvegliata in Russia, senza esagerare”, scrive Navalny, che ha dedicato un intero sito alle indagini, palace.navalny.com. Sul sito sono pubblicate decine di foto satellitari della cittadella, scattate dallo staff avversario “con grande fatica”.

Navalny descrive così la villa: “Questa non è una casa di campagna, non è una dacia, non è una residenza: è un’intera città. O piuttosto un regno. Ha recinti inespugnabili, un porto, le sue guardie, una chiesa, un proprio controllo degli accessi, una no-fly zone e persino un posto di blocco al confine. È direttamente uno stato separato all’interno della Russia. E in questo stato c’è un unico e insostituibile re: Putin ».

Foto da palace.navalny.com

19 gennaio 2021 | 20:52

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