In Italia, giocherellare con le chiappe di uno studente per dieci secondi non è reato

In Italia, giocherellare con le chiappe di uno studente per dieci secondi non è reato

La liberazione del tutore di una scuola che aveva giocherellato con le chiappe di un allievo di 17 anni una decina di secondi ha provocato una polemica giovedì in Italia, suscitando l’indignazione di associazioni studentesche e influencer. Secondo il tribunale di Roma, questi tocchi essendo durati “dai cinque ai dieci secondi”, come denunciato dalla vittima e riconosciuto il loro autore, “non costituiscono reato”.

La “subitaneità dell’azione, senza alcuna insistenza nell’azione del toccare”, che è “quasi un tocco”, non consente di “caratterizzare l’intenzione libidinosa o lussuriosa generalmente richiesta dal diritto penale”, ha stimato il tribunale, citato dal quotidiano Il Corriere della Sera.

Il tribunale ha quindi respinto le richieste dell’accusa, che aveva chiesto tre anni e mezzo di reclusione nei confronti della guardia, 66 anni, che aveva ammesso di aver toccato la studentessa mentre saliva le scale ma assicurava di averlo fatto “scherzosamente”.

Risposta sui social network

Questa decisione del tribunale ha suscitato le proteste dell’Associazione degli studenti del Lazio (la regione che comprende Roma): “Siamo indignati per la motivazione della sentenza (…) Un nuovo (…) Leggi di più a 20 minuti

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