Il settore delle spiagge private in Italia si riorganizza: nuove assegnazioni e aste, il settore rabbrivide

Il settore delle spiagge private in Italia si riorganizza: nuove assegnazioni e aste, il settore rabbrivide

L’Italia beneficia di 7500 chilometri di coste marittime. La metà è privatizzata. Sono state assegnate 12.000 concessioni agli operatori. Ma il sistema lascia a desiderare. Dal 1992 le concessioni si rinnovano di anno in anno e il settore è poco regolamentato. Il governo italiano sta quindi riesaminando gli stanziamenti e le gare d’appalto. I bagnini potrebbero perdere la licenza.

Questo è un errore, perché ci sono persone che hanno dato la vita per costruire queste aziende. Non è possibile rimettere tutto in gioco“.

Tuttavia, la mancanza di trasparenza del sistema ha attirato investitori senza scrupoli, a volte anche mafiosi. Gli italiani temono che il nuovo sistema non migliori quello vecchio.

Il fatto di doverlo rimettere in gioco, all’asta, è un bene, ma se è ben controllato dalle autorità che lo devono fare, perché lo sappiamo, e mi dispiace dirlo, ma dietro tutto che, ci sono cose che non sono sempre legali“.

Il senato ha adottato una legge in tal senso, ma il governo non ha ancora definito i termini di applicazione. Nel settore si spera che il nuovo sistema metta fine all’incertezza

Il settore turistico rappresenta il 13% del PIL italiano e ben 4 milioni di posti di lavoro. Il settore balneare rappresenta solo una piccola parte di esso, ma le spiagge rimangono una grande attrazione della penisola.

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